SICILIA – Oggi è il giorno della verità, le 24 ore in cui si deciderà se la Sicilia passerà alla tanto agognata zona gialla (che corrisponde al livello più basso di emergenza e a meno limitazioni per gli spostamenti) e se le deroghe richieste da Nello Musumeci per dare ossigeno ai ristoratori per San Valentino e il passaggio all’altra fascia d’emergenza con un giorno d’anticipo verranno approvate. Dato l’ottimismo che trapela da Palazzo D’Orleans, le carte in regola per la zona gialla ci sarebbero tutte per la Sicilia.
Sicilia in zona gialla: i dati del report
L’indice Rt, infatti, in attesa del report odierno, sarebbe sceso sotto la famosa soglia dell’1 (0,60 secondo le parole del Governatore Musumeci, il quale ha fatto riferimento solo ai numeri) e, c’è da ricordarlo, se per due report di fila una regione ha dati che la collocano in una determinata zona, quella stessa verrà automaticamente inserita in quella zona x. Il primo obiettivo per la Sicilia, dunque, è quello di vedere confermato anche nel report di oggi del Ministero della Salute il drastico calo dei contagi registrato anche la scorsa settimana ed essere così inserita tra le regioni in zona gialla.
“Obiettivi secondari”: zona gialla da domani e deroghe ristoratori
Poi ci sono gli “obiettivi secondari“, come la richiesta di Musumeci di anticipare di un giorno l’entrata in vigore della zona gialla, che, se la richiesta dovesse venire approvata, potrebbe scattare a partire dalla mezzanotte di domani. Una soluzione che potrebbe essere collegata alle esigenze dei ristoratori e alla conseguente altra richiesta che Musumeci vorrebbe proporre al Governo centrale: la deroga di San Valentino per i ristoratori. Secondo quest’ultimo scenario, il governatore siciliano vorrebbe permettere ai proprietari di bar e ristoranti di rimanere aperti fino alle 22 per la domenica di San Valentino. Musumeci proverà comunque a chiedere tale deroga, ma sembrerebbe che la richiesta potrebbe non andare in porto.
Come detto, il giorno della verità è oggi. La Sicilia e i siciliani potrebbero ricevere una piccola boccata d’ossigeno. Restano i dubbi per la situazione degli imprenditori e per le varianti che stanno circolando sempre più all’interno dell’isola.
Fonte foto Regione Siciliana