ITALIA – Mancano poche ore al giorno di Pasqua e in molti provano a riuscire nell’intento di prenotare magari l’ultimo viaggio per una vacanza per il periodo o di organizzare il classico pranzo in famiglia per la giornata di domani, 17 aprile.
Questi riti tornano lentamente a riprendere senza particolari problemi, dato che fino a un anno fa i festeggiamenti pasquali erano segnati dalle famose restrizioni adottate dal Governo per contenere il contagio da Covid-19. Al tempo, inoltre, la campagna vaccinale era ferma ancora a poche inoculazioni.
Una Pasqua “normale”
Potremmo, quindi, parlare tranquillamente di una Pasqua “normale” almeno per l’addio alle restrizioni, senza zone rosse o arancioni e senza il limite dei parenti da contenere in un singolo domicilio. Ciononostante, l’attenzione resta alta, poiché secondo gli esperti il virus continua a circolare.
Per quanto riguarda i classici rituali, sono ricominciate molte funzioni religiose. Si impenna poi, come detto, anche il numero di viaggi prenotati dagli italiani nonostante – anche e in particolar modo – la guerra russo-ucraina che incombe a est del nostro Continente.
La voglia di ripartire, su ogni aspetto, è tanta e la nostra gente non vuole farsela sfuggire, almeno nei periodi festivi.
Oltre 200mila turisti in Sicilia
Infatti, per il capitolo vacanze e turismo nel periodo di Pasqua, nell’Isola dovrebbero essere attesi circa più di 200mila turisti, in particolar modo verso le due maggiori città siciliane, Catania e Palermo.
La conferma arriva da un’analisi della Regione Siciliana alla “BIT di Milano”. Il presidente Nello Musumeci ha affermato che la Sicilia risulta essere per le ferie pasquali la “Regione più prenotata“, anche in base a fattori storico-culturali e culinari.
Si tratta, quindi, di un vero e proprio record per la nostra Isola con l’aggiungersi, anche, del “ponte” del 25 aprile, giorno della Liberazione e, per alcuni, pure del Primo di maggio.
Segnali incoraggianti, dunque, per una ripartenza turistica che si fa sentire.
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