SICILIA – Nessun nesso causale tra la morte del vicecomandante di Trapani, Giuseppe Maniscalco, avvenuta a Trapani qualche settimana fa e la dose di vaccino AstraZeneca che gli sarebbe stata somministrata prima del decesso. Questo è quanto emerge dall’autopsia eseguita sul corpo.
L’Asp sta verificando, comunque, una eventuale e ulteriore correlazione tra la dose del vaccino utilizzata e il lotto 2856 sequestrato oggi.
La dichiarazione di Ruggero Razza
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, in conferenza stampa si è espresso sulla decisione dell’Aifa di vietare in Italia le dosi del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, dopo la segnalazione di alcuni “eventi avversi gravi” che sarebbero stati registrati in Sicilia.
“Sul caso di Trapani (vicecomandante di Trapani, ndr), la sospetta correlazione vaccino – morte sembra non essere dimostrata e quindi scongiurata. La Regione Siciliana avrebbe voluto essere presente con un proprio consulente nelle attività autoptiche ma in un confronto fatto con le autorità giudiziaria, non c’era questa possibilità, mentre vi sarà all’indomani della conclusione delle attività del pm la possibilità di approfondire dal punto di vista medico – legale“, dichiara Ruggero Razza.
Continua: “Il lotto 2856, da quello che abbiamo appreso nelle ultime ore, non è stato consegnato solo in Sicilia, ma in almeno in un’altra Regione, ovvero il Molise. Ci risulta, da parte del distributore, potrebbe avere coinvolto altre Regioni. In Sicilia sono arrivate 20.500 dosi, di queste sono state somministrate 18.194. Per le rimanenti 2.306, a seguito della decisione dell’Aifa, abbiamo sospeso la somministrazione.
“1.257 ad Agrigento, 932 a Caltanissetta, 3.533 a Catania, 1.038 ad Enna, 2.849 in provincia di Messina, 3.497 in provincia di Palermo, 1.457 a Ragusa, 1.097 a Siracusa, 2.516 in provincia di Trapani. I lotti sospesi sono per 225 dosi in provincia di Agrigento 68 a Caltanissetta, 467 a Catania, nessuna ad Enna, 151 a Messina, 503 a Palermo, 43 a Ragusa, 903 a Siracusa e nessuna a Trapani“, aggiunge.
La sospensione riguarda solo il lotto 2856
Poi specifica: “Nelle scorse ore, a margine della Conferenza Unificiata, ho sentito il ministro Speranza, il quale mi ha confermato che il provvedimento di sospensione riguarda solo questo lotto e in ogni caso il Governo Italiano ha chiesto ad Aifa un controllo sulle dotazioni. Analoga attività è stata chiesta all’Ente Regolatore Europeo, che è EMA”.
La situazione nell’Isola è così illustrata: “Complessivamente in Sicilia sono stati distribuite, a ieri, 174.700 dosi del vaccino di AstraZeneca. Di queste, ne sono state somministrate 95.642, alle 17,00 di oggi. Sono previste ulteriori consegne in Sicilia, come nelle altre Regioni italiane e così come negli altri stati dell’UE. Ovviamente, la Regione Siciliana ha disposto la massima attenzione. Le vaccinazioni avvengono in luoghi sicuri, anche con la presenza nei centri di vaccinazione di anestesiti, rianimatori e di una shock room. Che non sia soltanto un fenomeno siciliano è già dimostrato dal fatto che delle dosi di questo lotto sono state sequestrate a Modena“.
“Da parte nostra c’è, nella prosecuzione della campagna vaccinale, l’attenzione massima. Ho chiesto al ministro, e di questo lo ringrazio, di tenere in considerazione anche il sentimento di preoccupazione che c’è in Sicilia, più che altrove, per via del fatto che la sospensione del lotto è correlata ad alcuni eventi luttuosi“, aggiunge Razza.
“Determinare un momento di chiarezza”
“Il nostro auspicio, anche per evitare contraccolpi nella campagna vaccinale, è che da parte di Aifa ed Ema vi siano al più presto delle parole ancora più chiare perché abbiamo bisogno di infondere il massimo della sicurezza. I cittadini siciliani ed italiani hanno vissuto l’avvio della campagna con il sentimento della speranza. Esso deve potere, ancora oggi, permanere, in quanto la campagna si avvia al coinvolgimento non solo della fasce generazionali più adulte, essendo state in numero significativi i cittadini compresi fra i 70 e i 79 anni si sono registrati alla nostra piattaforma (105.000 persone)”, spiega.
“Abbiamo il dovere di non creare un momento di preoccupazione e di determinare invece un momento di chiarezza. Ringraziamo il Governo nazionale per la prudenza con cui ha operato e per la tempestività e la chiarezza che ha avuto“, conclude.
Il video
Pietro Minardi