RAGUSA – Ieri i militari del Nucleo Investigativo del Comando Provinciale carabinieri di Ragusa hanno dato esecuzione ad un decreto di sequestro ex artt. 20 e 22 D.Lgs. 6 settembre 2011, n. 159, emesso dal Tribunale di Catania – Sezione Misure di Prevenzione su richiesta della Procura Distrettuale del capoluogo etneo, relativo a due aziende di produzione di packaging per prodotti ortofrutticoli, entrambe con sede a Vittoria (RG), dei relativi conti correnti e beni appartenenti alle stesse, riconducibili ad un pluripregiudicato vittoriese, esponente del locale gruppo criminale della Stidda.
Il provvedimento scaturisce da una proposta dai carabinieri del Nucleo Investigativo di Ragusa che, ad esito di una serie di attività investigative condotte tra gli anni 2020 e 2021 nei confronti del 67enne Pino Gueli, noto esponente della Stidda vittoriese, già condannato per associazione di tipo mafioso, omicidio e porto abusivo di armi, ha documentato ed accertato la rilevante sproporzione tra il patrimonio aziendale nella disponibilità del proposto e i suoi redditi dichiarati, facendo così emergere una discrasia dalla quale è stata dedotta la natura illecita delle risorse utilizzate per acquisire la disponibilità dei beni a lui riconducibili.
La Sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, condividendo pienamente le risultanze investigative dei carabinieri, ha pertanto disposto il sequestro ai fini dell’eventuale confisca, così come prevista dal Codice delle Leggi Antimafia e delle Misure di Prevenzione, delle società riconducibili a Gueli.
La Pack Art s.r.l.s. sita in Contrada Palazzello di Vittoria, una seconda società “contenitore” della predetta Pack Art, i relativi compendi aziendali e i conti correnti riferibili alle stesse.
In particolare, sono stati sottoposti a sequestro il 100% delle quote delle due società, il sito industriale produttivo di imballaggi industriali di Contrada Palazzello, sei veicoli tra leggeri e pesanti, per il trasporto di merci e persone, e due rapporti finanziari, per un valore complessivo quantificabile in circa 2.000.000 euro.
A garanzia della continuità produttiva dell’azienda che impiega ad oggi una decina di dipendenti, il Tribunale di Catania ha disposto l’affidamento dei beni sequestrati ad un amministratore giudiziario che assicurerà la prosecuzione operativa della produzione degli imballaggi e packaging per generi ortofrutticoli.
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