Ragusa: identificato scafista tunisino dello sbarco di Ferragosto

Ragusa: identificato scafista tunisino dello sbarco di Ferragosto

RAGUSA – Ancora sfruttamento misto alla più totale disperazione al largo delle coste libiche. Parliamo della storia di uno dei 94 scafisti identificati nell’ultimo anno, Faouzi Shraibi, il ventiduenne tunisino, che dopo aver provato a nascondersi tra un gruppo di marocchini, è stato identificato ed ha confessato di aver condotto la fatiscente imbarcazione di legno carica di 200 persone.

SHRAIBI Faouzi

Non si spengono, quindi, i riflettori puntati sulle nostre coste a causa dei continui sbarchi, così come inarrestabile si mostra il lavoro della polizia di Stato che ha identificato e fermato lo scafista. L’uomo, con l’aiuto di altre tre persone, aveva intascato duemila dollari per condurre i migranti in una terra più accogliente. Alle 8 del mattino di Ferragosto, l’unità navale “Phoenix” è intervenuta in soccorso delle persone sopravvissute a bordo di ciò che restava della barca e una donna è stata trovata in difficoltose condizioni respiratorie.

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Ciò che spesso sfugge riguardo all’atroce vicenda è che i protagonisti di questi viaggi della speranza sono esseri umani con una propria identità. Nella fattispecie questa volta si è trattato di 72 marocchini, 58 del Bangladesh, 41 del Sudan, 9 della Libia, 4 dello Yemen, 3 del Mali e 3 del Pakistan. Una volta approdati, i migranti hanno raccontato le ore del loro viaggio: un’odissea senza fine. Hanno visto la morte con i loro occhi perché l’acqua del mare si infiltrava tra il legno della stiva e questi erano costretti ad eliminarla con le loro stesse mani.

Tra i migranti circa 80 persone per la maggior parte marocchini sono stati respinti alla frontiera per ordine del questore di Ragusa. Il centinaio di scafisti arrestati negli ultimi mesi, si aggiunge ai 199 fermati dalla polizia nel 2014.