Omicidio Maria Zerba, dopo il fermo del marito adesso si cerca l’arma del delitto

Omicidio Maria Zerba, dopo il fermo del marito adesso si cerca l’arma del delitto

RAGUSA – Proseguono le indagini riguardo all’omicidio di Maria Zerba, la donna di 66 anni trovata da un nipote con il cranio fracassato e in mezzo a una pozza di sangue dentro casa sua lo scorso giovedì a Ragusa.

Dopo l’interrogatorio e il successivo fermo dell’ex marito Giuseppe Panascia, 74 anni, adesso accusato di omicidio volontario, gli agenti della polizia stanno cercando l’oggetto contundente con il quale l’uomo avrebbe colpito la donna.

Sono in corso quindi le analisi di tutte le tracce ritrovate sul luogo del delitto e tra qualche giorno dovrebbero arrivare i risultati degli accertamenti tecnici effettuati dai biologi della polizia scientifica di Palermo.

Il vicequestore aggiunto del capoluogo ibleo Antonino Ciavola, ha sottolineato che malgrado Panascia continui a proclamarsi innocente, gli agenti hanno raccolto diversi indizi di colpevolezza nei suoi confronti che hanno portato a disporre il fermo nelle scorse ore.

Immagine di repertorio