MODICA – “Ci vorrebbe un monitoraggio del fenomeno, anche perché quello che è successo rappresenta un rischio anche per i cittadini, specialmente per i bambini”. Con queste parole, la veterinaria Irene Maltese denuncia la presenza di polpette killer a Frigintini.
Il caso è scoppiato in seguito alla morte del cane Birillo, trovato senza vita domenica scorsa per avvelenamento. Un cane amorevole e voluto bene da tutti per la sua tenerezza e giocosità. Un gesto crudele, compiuto da ignoti e che può arrecare gravi danni anche alle persone. Specialmente ai più piccoli, che mentre giocano possono toccare sostanze nocive.
“Le esche si presentano sotto forma di polpette, prosciutto arrotolato o salsicciotti e vengono utilizzate per arginare il fenomeno del randagismo o, a volte, per il semplice odio verso gli animali. I veleni utilizzati sono facilmente reperibili, come lannate, organofosforici, diserbanti o topicidi”, spiega la Maltese.
Un gesto che deve essere punito e controllato. Questi alimenti velenosi, infatti, possono essere pericolosi anche per gli esseri umani. E, come spiegato dalla veterinaria, tutti possono dare il proprio contributo: “Le istituzioni potrebbero monitorare le zone più a rischio e bonificare le zone. mentre i cittadini possono aiutare molto con le loro segnalazioni di esche sospette o di persone che abbandonano cibo per terra”.