Arancia Meccanica nelle campagne iblee: 4 arresti per stupro e omicidio

Arancia Meccanica nelle campagne iblee: 4 arresti per stupro e omicidio

RAGUSA – E’ stato risolto in meno di una settimana uno dei casi – come detto anche dalle forze dell’ordine – più gravi di sempre accaduti in provincia di Ragusa.

Per l’uccisione di un rumeno di 38 anni e violenza sessuale di gruppo ai danni della sua compagna di 53 anni sono stati arrestati 4 giovani tunisini. Si tratta di Nizar Brahim, di 23 anni, di Marouane Tebra di 27 anni, di Anwari Tebra di 23 anni e Hamdi Oukhobna di 24 anni.

Per i 4 l’accusa è di omicidio doloso commesso con l’uso delle armi, sequestro di persona e violenza sessuale di gruppo aggravata: 

“Abbiamo visto delitti di mafia e altri casi complessi – ha detto il commissario capo della polizia Antonino Ciavola – ma mai con una efferatezza e gravità del genere”.

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I FATTI. La scorsa domenica gli agenti della polizia – dietro alcune segnalazioni – hanno rinvenuto a Scoglitti, nella zona di Costa Esperia, il corpo di un rumeno 38enne ucciso con diverse ferite alla testa, probabilmente il frutto di percosse con una spranga o un bastone.

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La compagna dell’uomo, anch’essa una rumena di 53 anni, si trovava proprio lì e ha tracciato agli agenti intervenuti un quadro da Arancia Meccanica: un’uccisione e uno stupro di gruppo ai suoi danni.

LE INDAGINI. Gli inquirenti dello Sco, della Mobile di Ragusa e del commissariato di Vittoria hanno subito puntato a verificare la testimonianza della donna andando a scandagliare il mondo delle campagne iblee e dei tanti braccianti agricoli che vi lavorano e che spesso trascorrono le serate nella discoteca Playa del Sol di Scoglitti.

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“Sono state indagini molto complesse – ha spiegato in conferenza stampa il pm Monica Monego – anche perché per i reati di omicidio e violenza sessuale aggravata si cercava tra soggetti privi di identità e domicilio certo. Una vicenda con connotati umani drammatici”.

Dalla ricostruzione del commissario Ciavola tutto sarebbe partito all’interno del locale dove si trovava la coppia e i loro 4 carnefici, tutti di nazionalità tunisina i quali hanno atteso all’esterno i rumeni.

La donna aveva subodorato le loro cattive intenzioni e aveva cercato di fermare il compagno, che aveva bevuto, e allontanarsi ma non vi è stato il tempo. Il gruppo si è avvicinato e con una spranga, che ancora non è stata ritrovata, ha colpito l’uomo e l’ha “finito” a terra dandogli il colpo di grazia e ha portato via la donna per consumare una bestiale violenza sessuale in un luogo lontano circa 3 chilometri.

I due rumeni erano a Vittoria da circa un mese e lavoravano come braccianti agricoli nei campi e quella era la loro prima, e tragica, serata in discoteca. Le immagini delle telecamere di sorveglianza hanno aiutato a ricostruire e identificare i tunisini che avevano tutti regolare permesso di soggiorno e nessuno aveva precedenti penali.

Il capillare lavoro della Polizia ha portato a fermare e interrogare diverse decine di braccianti agricoli e uno dei fermati è più volte caduto in contraddizione nel racconto e messo sotto torchio ha fatto i nomi degli altri 3 aguzzini.

La donna ha riconosciuto i 3 violentatori e da lì è scattato il fermo.

LA VIOLENZA. “Eravamo ubriachi, abbiamo visto la coppia uscire dalla discoteca ed abbiamo pensato di divertirci un po’; due di noi hanno colpito lui con un bastone ed in due abbiamo violentato la donna; ammazzato l’uomo, abbiamo violentato la donna per un’ora, poi per continuare l’abbiamo portata nuda vicino una serra ed abbiamo continuato per un paio di ore a turno; eravamo ubriachi, lo abbiamo fatto così tanto per farlo; pensavamo non ci avreste trovati, qui in campagna chi poteva aver visto”.

Questa la confessione di uno dei quattro tunisini. Il commissario Ciavola ha raccontato la ricostruzione degli attimi concitati in cui la donna è stata letteralmente trascinata dall’uscita della discoteca sino nel casolare dove, a turno, è stata violentata dal gruppo.

“Non c’è stata resistenza da parte del compagno – ha concluso Ciavola – o una lite precedente. Hanno aggredito la coppia per abusare di lei”.