PALERMO – Il commento dell’incontro Palermo-Foggia, giocato ieri pomeriggio al Barbera, ha il suo
punto cruciale nel racconto di quello che è successo al 37° minuto della ripresa: Valente, poco dentro l’area di rigore, scaglia un preciso rasoterra, fa secco Fumagalli, portiere del Foggia, e regala ai rosanero il successo che al Barbera mancava dal 13 febbraio, partita contro il Bisceglie, quando ancora in panchina c’era Roberto Boscaglia.
Il succo della partita, che per tanti aspetti è stata una ripetizione di quanto visto sabato contro la Vibonese, sta nei tre punti conquistati che sono vitali nella corsa ai playoff, hanno consentito il sorpasso sul Teramo e fatto aumentare a quattro lunghezze il distacco dalla Casertana.
Sarebbe ingeneroso, però, dopo aver accennato ai tanti aspetti comuni con la partita contro la Vibonese, basso ritmo, scarso peso offensivo, poche conclusioni a rete, tacere sull’impegno profuso dai giocatori rosa in campo, tanti alla fine aggrediti dai crampi, e sulla loro determinazione nell’inseguire la vittoria. Per fare nomi, dovendo assolvere a metà Filippi, per aver ancora lasciato all’inizio Saraniti in panchina, al 18° della ripresa il suo ingresso in campo, e aver costretto Rauti alla seconda consecutiva scialba prestazione in un ruolo non suo e per il quale non ha le caratteristiche fisiche adatte, ci sembra giusto mettere in risalto le prove di Pelagotti, autore di due interventi molto difficili in due momenti cruciali della partita, di De Rose, padrone del centrocampo sia nella fase di recupero sia in quella di impostazione del gioco con pure qualche tentativo di conclusione dalla distanza, di Valente, e non solo per il gol segnato, di Floriano, più concreto del solito e autentica spina nel fianco sinistro della difesa avversaria e di Marong, brillante conferma alla seconda presenza da titolare.
Aspettando che Luperini possa riacquistare un discreto stato di forma, e apprezzando l’impegno di Peretti, che dovrebbe far riflettere Filippi sull’opportunità di restituire Palazzi al suo ruolo di centrocampista, non resta che goderci i benefici molteplici di questa vittoria: dell’allungo in classifica si è già detto, della riacquistata fiducia nei propri mezzi si vedrà sabato contro il Bari al San Nicola.
Palermo, vittoria contro il Foggia e allungo in classifica
PALERMO – Il commento dell’incontro Palermo-Foggia, giocato ieri pomeriggio al Barbera, ha il suo
punto cruciale nel racconto di quello che è successo al 37° minuto della ripresa: Valente, poco dentro l’area di rigore, scaglia un preciso rasoterra, fa secco Fumagalli, portiere del Foggia, e regala ai rosanero il successo che al Barbera mancava dal 13 febbraio, partita contro il Bisceglie, quando ancora in panchina c’era Roberto Boscaglia.
Il succo della partita, che per tanti aspetti è stata una ripetizione di quanto visto sabato contro la Vibonese, sta nei tre punti conquistati che sono vitali nella corsa ai playoff, hanno consentito il sorpasso sul Teramo e fatto aumentare a quattro lunghezze il distacco dalla Casertana.
Sarebbe ingeneroso, però, dopo aver accennato ai tanti aspetti comuni con la partita contro la Vibonese, basso ritmo, scarso peso offensivo, poche conclusioni a rete, tacere sull’impegno profuso dai giocatori rosa in campo, tanti alla fine aggrediti dai crampi, e sulla loro determinazione nell’inseguire la vittoria. Per fare nomi, dovendo assolvere a metà Filippi, per aver ancora lasciato all’inizio Saraniti in panchina, al 18° della ripresa il suo ingresso in campo, e aver costretto Rauti alla seconda consecutiva scialba prestazione in un ruolo non suo e per il quale non ha le caratteristiche fisiche adatte, ci sembra giusto mettere in risalto le prove di Pelagotti, autore di due interventi molto difficili in due momenti cruciali della partita, di De Rose, padrone del centrocampo sia nella fase di recupero sia in quella di impostazione del gioco con pure qualche tentativo di conclusione dalla distanza, di Valente, e non solo per il gol segnato, di Floriano, più concreto del solito e autentica spina nel fianco sinistro della difesa avversaria e di Marong, brillante conferma alla seconda presenza da titolare.
Aspettando che Luperini possa riacquistare un discreto stato di forma, e apprezzando l’impegno di Peretti, che dovrebbe far riflettere Filippi sull’opportunità di restituire Palazzi al suo ruolo di centrocampista, non resta che goderci i benefici molteplici di questa vittoria: dell’allungo in classifica si è già detto, della riacquistata fiducia nei propri mezzi si vedrà sabato contro il Bari al San Nicola.