Palermo, si vince se c’è il ritmo giusto

Palermo, si vince se c’è il ritmo giusto

PALERMO – Non stiamo parlando di un’orchestra, né di un ballo, stiamo parlando del Palermo, che ieri è tornato a vincere al Barbera contro il Monopoli perché ha imbeccato il ritmo giusto, un misto di velocità e aggressività. Il tabellino la dice lunga sulla superiorità dei rosa sui pugliesi: 3 a 0 il risultato finale con gol di Almici su rigore al 20° minuto di gioco, raddoppio di Marconi di testa al 23°, terza rete di sinistro di Saraniti al 30° della ripresa.

Tutto l’andamento della partita porta a far credere che il passo falso contro la Turris sia stato un episodio di cui Boscaglia sia riuscito a capire le cause: se il Palermo gioca sotto tono e sotto ritmo diventa prevedibile, abusa di passaggi orizzontali e, davanti a difese ben organizzate, trova notevoli difficoltà a produrre occasioni da gol e a concretizzarle.

Ieri sono bastate due mosse per ritrovare il Palermo vivace, aggressivo, veloce e concreto visto contro Juve Stabia, Paganese, limitatamente al primo tempo, e Potenza: linserimento di Luperini in mediana al posto di Broh e di Silipo sulla trequarti al posto di Kanoutè. E questo è di conforto per il futuro perché dà conferma della bontà della rosa e delle tante possibilità di scelta che può permettersi l’allenatore rosanero. La terza mossa di Boscaglia, Somma titolare al posto di Peretti, ha causato qualche brivido a inizio partita, con quel retropassaggio a Pelagotti che ha obbligato il portiere a prendere il pallone con le mani con la conseguente punizione a due in area a pochi passi dalla linea di porta, che il Monopoli non è riuscito a sfruttare.

Tutti i giocatori del Palermo ieri hanno meritato la sufficienza, ma tre sono andati oltre: Odjer, padrone del centrocampo, sempre lucido e dai piedi buoni, Rauti, instancabile, forse impreciso nelle conclusioni, ma autentica spina nel fianco della difesa avversaria, e Saraniti, generosissimo, con una carica agonistica superiore e utilissimo anche nel gioco di sponda.

Già mercoledì alle 15, ancora al Barbera, i rosanero potranno dare la controprova di aver fatto tesoro della sconfitta contro la Turris quando si troveranno sul loro cammino la Viterbese nel recupero, l’ultimo in programma, della partita che si sarebbe dovuta disputare il 31 ottobre scorso.