PALERMO – La prova d’orgoglio c’è stata! E c’è stato pure il Palermo che tutti i tifosi rosanero vorrebbero vedere sempre: altro spirito, altro atteggiamento, buon ritmo e geometrie semplici, ma ficcanti.
Il risultato è stata la prima vittoria in trasferta della stagione, condita da due gol all’attivo e nessuno al passivo. I gol sono arrivati nel primo tempo: al 9° minuto di Brunori su rigore per fallo in area su Di Mariano e al 47° di Valente di piatto destro al volo su cross preciso da sinistra di Di Mariano.
Premesso che al Palermo non è stato concesso un altro rigore sacrosanto per una vistosa spinta su Di Mariano e che, anche se il Modena ha pressato a lungo, mai il risultato è sembrato essere in bilico, bisogna rivolgere un plauso a Pigliacelli, perfetto in ogni suo intervento, attento, reattivo e determinante ai fini del risultato: gli interventi decisivi del portiere rosanero sono stati tanti e mai banali. Ma cosa ha fatto Corini per far cambiare il rendimento della squadra?
Innanzitutto, a causa dei guai alla caviglia rimediati da Buttaro, c’è stato lo spostamento a destra di Mateju con l’inserimento a sinistra di Devetak. Poi c’è stato il ritorno positivo di Valente sul fronte destro dell’attacco al posto dell’infortunato Elia, a cui Brunori ha dedicato il suo gol sventolando la maglietta con il numero 77 e, in ultimo, ci sono stati i cambi effettuati in corso d’opera che hanno posto argine ad alcune sbavature. In tal senso è giustificata la sostituzione ad inizio ripresa di Devetak, apparso incerto nel primo tempo e caricato da un’ammonizione già al 14° minuto di gioco, con Crivello in campo dopo tempi immemorabile. Anche gli ingressi al 71° di Floriano e di Saric al posto rispettivamente di Di Mariano e di Segre, di Bettella al 73° al posto di Valente, e all’81° di Stulac al posto di Gomes, autore di un’ottima prestazione, hanno contribuito a spezzare il ritmo dei “canarini” e a mantenere quell’equilibrio sul terreno di gioco che non si vedeva da tempo.
Di Mariano, più accentrato del solito, è stato determinante non solo per il rigore causato e per il cross da cui è scaturito il gol di Valente, ma anche per essere stato sempre nel vivo del gioco. L’impressione che ne è scaturita è che sia questa la collocazione migliore anche per favorire il gioco di Brunori. Anche Stulac, nei pochi minuti in cui è stato in campo, è sembrato meno legnoso e più partecipe al gioco rispetto alle prestazioni del recente passato.
Sarà questo il vero Palermo? È stata imbroccata la strada giusta?
È presto per dirlo. I tifosi si godono intanto la vittoria che porta un immediato beneficio in classifica, facendo risalire i rosanero dal penultimo posto fin quasi a metà classifica, agganciando proprio il Modena.
Vedremo sabato al Barbera contro il Parma se la svolta è reale.