Addio ad “Amphicar”, leggenda dell’automobilismo siciliano

Addio ad “Amphicar”, leggenda dell’automobilismo siciliano

PALERMO –  Leggenda dell’automobilismo siciliano, l’ex pilota Eugenio Renna, conosciuto come ”Amphicar”, ci lascia all’età di 78 anni, dopo aver lottato a lungo con una malattia.

Renna si è spento ieri mattina nella sua abitazione, dopo un ricovero di due settimane per una polmonite causate da altre patologie, lasciando la moglie Vivi e la figlia Rossella.

I funerali si svolgeranno lunedì 11 dicembre nella chiesa di Valdesi.

Il debutto di ”Amphicar”

”Amphicar” era molto conosciuto nel mondo delle corse automobilistiche in tutt’Italia. Nel corso della sua lunga carriera – 33 anni di attività – il pilota ha preso parte a oltre 200 c0rse.

Ha debuttato con una Fiat 500 e il soprannome di ”Yoghi” nelle competizioni del 1965, un anno dopo aver ottenuto la patente di guida.

Le vittorie principali

Nel 1971 Renna ha preso parte a 14 gare e ne vince 9, spuntando sette rilevamenti da record. In seguito a queste vittorie, Amphicar consegue il primo titolo italiano in salita, Gruppo Sport, al volante dell’Abarth SEO 10.

Nel 1976, in coppia con Armando Floridia – altra leggenda del motorport targato Sicilia, vince con l’Osella PA6la ”Targa Florio. Sempre in coppia, i due piloti si erano piazzati secondi l’anno prima, dietro ad Arturo Merzario e Nino Vaccarella.

Il ricordo di Armando Floridia

È proprio da Armando Floridia che è arrivato il ricordo più sentito.

Sono davvero addolorato. Addolorato non solo per essere stati amici per tanti anni, aver condiviso vacanze amicizie e tanti momenti di grande piacere e profondi sentimenti. Con Eugenio ho condiviso due stagioni di gare automobilistiche indimenticabili e che hanno segnato la mia carriera di pilota di auto da corsa. Nel 1968, per la prima volta, ho diviso la mia Porsche 911 con Eugenio alla Mille Km. di Imola: ero in testa al campionato italiano e mi giocavo il titolo in quella gara contro Bonomelli e tutte le 911 d’Italia che correvano per Bonomelli. Eugenio era la mia carta vincente, veloce e determinato. Eravamo entrambi della grande Pegaso. Eravamo nel gruppo di testa ma a metà gara il motore cedette”.

Floridia, attraverso un post sui social, ricorda le tappe del loro affiatato rapporto di amicizia, ripercorrendo le loro vittorie.