Sindacati scolastici: “Più sicurezza, più risorse e organici potenziati per una scuola migliore”

PALERMO – La Sicilia è sicuramente una delle regioni che negli ultimi anni ha manifestato diversi problemi in termini di istruzione e organizzazione delle scuole. Le denunce e i dibattiti dei sindacati degli ultimi giorni in merito sembrano esserne la dimostrazione.

“Anche quest’anno in Sicilia si ripete un film già visto: nuove assunzioni centellinate e con gravissime ripercussioni soprattutto per la nostra regione. Riteniamo indispensabile richiamare l’attenzione, oltre che del Miur, del governo regionale su un problema che riguarda non solo studenti e insegnanti, ma anche lo sviluppo e il futuro della nostra regione, che non può essere attenzionato solo a parole. Ci attendiamo fatti concreti: queste le parole di denuncia di Graziamaria Pistorino, Francesca Bellia e Claudio Parasporo, rispettivamente segretari di Flc Cgil, Cisl Scuola e Uil Scuola della Sicilia, in seguito all’incontro con il direttore dell’ufficio scolastico regionale Sicilia, Maria Luisa Altomonte.

Sembra che le spese relative alla scuola si siano ridotte sensibilmente, così almeno lasciano intuire le parole dei segretari: “Se è vero che si registra, ancora una volta, un consistente calo demografico della popolazione scolastica siciliana non si giustificano queste scelte di politica scolastica mirate al risparmio, a discapito soprattutto della qualità dell’offerta formativa di una regione, come quella siciliana, che vanta record, purtroppo in negativo, di tassi di dispersione scolastica, di aule sovraffollate e di edifici scolastici non idonei ai parametri di sicurezza sanciti dalla legge” hanno dichiarato i tre durante la riunione.

I segretari dei sindacati hanno continuato con la denuncia di tutto ciò che ritengono inadeguato nell’organizzazione delle scuole siciliane: “Riteniamo assurda e inaccettabile la mancata trasformazione dei posti di sostegno in organico di diritto, dettata e ordinata dal Mef, che da anni sembra aver commissariato le scelte del Miur. L’abbandono dei banchi di scuola si combatte con più scuola, che significa più risorse e organici potenziati, classi sicure e non sovraffollate, aumento del tempo scuola, il tutto finalizzato al miglioramento della qualità dell’istruzione e dei processi formativi”.

Infine, i rappresentanti dei tre sindacati coinvolti nella riunione hanno sottolineato come le scelte “strozza-organici” delle autorità scolastiche “non solo limiteranno al minimo le speranze di mobilità dei tantissimi docenti siciliani di ruolo al Nord (e proprio sul sostegno i posti disponibili ci sarebbero in abbondanza), ma renderanno una chimera anche la possibilità di assunzione per i precari storici e i vincitori dell’ultimo concorso a cattedra (parcheggiati nelle graduatorie di merito). Figuriamoci del prossimo venturo e imminente reclutamento attraverso la procedura Fit per abilitati”.

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