Margherita, la neonata cardiopatica salvata in ospedale a Palermo

Margherita, la neonata cardiopatica salvata in ospedale a Palermo

PALERMO – Una bimba di appena un chilo e duecento grammi, nata al settimo mese di gravidanza che, immediatamente dopo la nascita, è stata trasferita direttamente in sala operatoria.

Il parto di Margherita, questo il nome della piccolissima paziente, è stato quindi programmato per dare la possibilità alle equipes mediche di trovarsi contemporaneamente in ospedale e preparare con precisione e sincronizzazione la nascita e l’immediato, successivo intervento al cuore della bimba prematura.

Si tratta della straordinaria storia di una neonata a cui è stata salvata la vita perché affetta da blocco atrioventricolare completo congenito.

Una lunga operazione chirurgica al termine della quale è stato impiantato con successo un pacemaker epicardico all’ospedale Cervello di Palermo.

L’intervento è stato eseguito dai medici del centro cardiologico pediatrico mediterraneo-Bambino Gesù di Taormina trasferitisi in forze proprio per via dell’eccezionale circostanza all’ospedale Cervello di Palermo i cui clinici avevano già preparato con cura il campo operatorio.

Per la prima volta in Sicilia è stata utilizzata la cosiddetta tecnica ”Ex utero Intrapartum Treatment” procedura, conosciuta come ”Exit procedure”.

Si tratta di una speciale tecnica medico-chirurgica multidisciplinare che prevede il parto pilotato di un feto ad altissimo rischio di vita e il trattamento chirurgico già nei primi minuti dopo la nascita.

Per eseguire tutta l’operazione è stato fondamentale il lavoro di squadra e la collaborazione tra personale medico ed infermieristico del Ccpm (cardiologi, anestesisti/rianimatori e cardiochirurghi pediatrici e infermieri specializzati) e il personale delle unità operative di neonatologia, ginecologia, anestesia e centro trasfusionale dell’azienda ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello.

Diverse equipes, infatti, partecipano alla realizzazione di un ‘‘Exit procedure” in caso di cardiopatia congenita complessa o di anomalie della conduzione atrioventricolare: ginecologi, anestesisti generali, neonatologi, cardiologi pediatrici, anestesisti-rianimatori pediatrici, cardiochirurghi pediatrici, tecnici di circolazione extracorporea, personale infermieristico altamente specializzato, personale del centro trasfusionale e bioingegneri.

Il coordinamento delle equipes coinvolte, l’utilizzo di materiale sofisticato e dedicato, oltre alla strategia pianificata e condivisa rappresentano dunque la chiave per un risultato eccellente insieme naturalmente all’alto livello professionale del personale medico.