Sbarchi ed emergenza sanitaria, nuova ordinanza della Regione Siciliana

Sbarchi ed emergenza sanitaria, nuova ordinanza della Regione Siciliana

PALERMO – Il governatore della Regione Siciliana, Nello Musumeci, rende pubblica la nuova ordinanza, la n. 28 del 14 luglio 2020, che istituisce, dopo giorni di dibattito politico e sociale acceso, nuove linee guida per la gestione della questione sbarchi in periodo di emergenza sanitaria.

Le dichiarazioni di Nello Musumeci

A spiegare il contenuto dell’ordinanza su un post su Facebook è lo stesso Musumeci, che scrive: “Chiediamo controlli e cordoni di Polizia, la nuova ordinanza istituisce aree speciali nei porti in cui avvengono gli sbarchi e stabilisce un protocollo per una #SiciliasiCura per la salute dei cittadini e dei migranti.

“Decine e decine di sbarchi sulle coste siciliana, centinaia e centinaia di persone che arrivano e che vengono trattate dallo Stato con una superficialità disarmante”. Con queste parole il governatore siciliano si esprime ancora una volta sulla difficile gestione dell’emergenza sbarchi di fronte a una situazione sanitaria ancora lontana dal tornare alla normalità e sulla necessità di una collaborazione attiva delle autorità statali.

Dopo la visita a Lampedusa e la richiesta dello Stato d’emergenza, il presidente della Regione ha deciso quindi di intervenire con una nuova ordinanza speciale.

Il video

Di seguito il video con le ultime dichiarazioni del presidente della Regione Siciliana:

 

 

Nuova ordinanza: cosa prevede

In breve, l’ordinanza (il cui testo integrale è disponibile qui) prevede i seguenti interventi:

  • i migranti giunti a bordo di navi O.N.G. o con mezzi propri dovranno essere sottoposti a controlli sanitari da parte del personale predisposto dall’Autorità Sanitaria Regionale per verificare lo stato di salute;
  • per loro sarà disposto un periodo di quarantena di non meno di 14 giorni sull’imbarcazione di arrivo o, qualora le condizioni non lo permettano, su “navi-quarantena” predisposte dal Governo centrale;
  • per chiunque presentasse sintomi in seguito a tampone verrà posto in isolamento e il personale addetto procederà alla ricostruzione dei contatti. In caso di esito negativo, la persona rimarrà in quarantena per almeno 14 giorni e al termine ripeterà l’esame diagnostico;
  • gli accertamenti sierologici saranno eseguiti, quando possibile, sulle navi;
  • verrà garantita la sicurezza attraverso la presenza di personale sanitario e di polizia, munito di dispositivi di protezione personali, sul posto;
  • istituzione di aree speciali di controllo ASC nelle zone di sbarco;
  • obblighi di comunicazione nei confronti delle autorità regionali.

Fonte immagine e video: Facebook – Nello Musumeci