Orlando attacca la Regione: “Crisi istituzionale: emergenze acqua e rifiuti”

PALERMO – Lancia un forte grido d’allarme Leoluca Orlando, sindaco di Palermo e presidente dell’Anci isolana, in merito alle emergenze di carenza d’acqua e mancata raccolta dei rifiuti per molti comuni del Palermitano. Dal sette ottobre cesseranno le funzioni dei commissari straordinari dei vecchi consorzi e delle società operanti nella gestione integrata dei rifiuti. Circa 500 persone saranno a rischio mobilità.

Dal primo novembre, invece, il servizio idrico potrebbe bloccarsi nella provincia palermitana. La società fallita Acque potabili siciliane, che si occupava del servizio in 52 comuni della provincia, poteva essere sostituita – come proposto da diversi sindaci e organizzazioni dei lavoratori – da una nuova azienda a capitale pubblico.

“I comuni siciliani, a causa della crisi di liquidità della Regione, non hanno ancora ricevuto i trasferimenti del primo trimestre 2014 – attacca Orlando -. Non ci riuniamo per lamentarci ma per discutere ordini del giorno e presentare iniziative. Abbiamo già scritto al governo, alla Regione e alla Presidenza della Repubblica, che si è già interessata al nostro caso”.

I sindaci del Palermitano si sono riuniti questa mattina a palazzo Galletti per far conoscere alla stampa le difficili condizioni che vivono i loro comuni: “Cinquantaquattro sindaci del Patto di Ventimiglia denunciano la crisi istituzionale della Regione che non è soltanto politica, ma mette in discussione la tenuta del sistema regionale”.

“Con riferimento al tema dell’acqua – evidenzia il primo cittadino di Palermo – non si vuole accettare l’idea della gestione pubblica continuando, invece, ad inseguire ipotetiche gestioni private assolutamente fallimentari come quella di Aps. Per quanto riguarda i rifiuti, anche qui si ostacola l’idea di realizzare impianti pubblici a vantaggio di sfruttatori e speculatori privati che hanno il monopolio della discariche”.

“Con questa realtà – conclude Leoluca Orlando – riteniamo di far sapere che dal primo novembre la responsabilità per il servizio idrico integrato sarà di competenza della Regione perché giuridicamente da quella data i comuni non avranno la possibilità della gestione diretta. Sempre sul tema dei rifiuti attendiamo da parte della Regione un chiarimento su come procedere all’attuazione delle leggi fatte dalla stessa omettendo di porre in essere le norme di attuazione che riguardano il personale, le modalità degli appalti e dell’affidamento a privati”.