Musumeci: “Sfiducia per il presidente” ma Crocetta mette l’attack alla poltrona

Musumeci: “Sfiducia per il presidente” ma Crocetta mette l’attack alla poltrona

PALERMO – Doveva essere il giorno del giudizio per Nelli Scilabra e invece è saltato tutto. Gli incontri romani di Crocetta hanno riportato un minimo di serenità per il futuro di questo governo regionale. Alla fine sono tutti contenti: il presidente continuerà a governare la Sicilia e il Pd avrà gli assessori graditi che chiede da tempo.

In aula nel pomeriggio di domani si voterà per la vicepresidenza dell’assemblea e i capigruppo cercheranno di trovare la quadratura del cerchio trovando un candidato che raccolga i diversi favori del centrodestra per sostituire il posto lasciato libero da Salvo Pogliese, approdato all’europarlamento.

Da Roma, dove sta seguendo l’iter istituzionale della vicenda Eni, Crocetta ha annunciato i buoni propositi pattuiti con il segretario Raciti e con Davide Faraone: “Azzero la giunta e discuto di tutto con gli alleati. E chi parla di azzeramento tecnico o di qualche cambio sbaglia: non può essere un accordo di potere, sarà una intesa programmatica su una serie di riforme sia col Pd sia col resto dei partiti di coalizione”.

Quindi con la ricomposizione del rapporto con i democratici – tormentato e al limite della rottura da mesi – Crocetta esce dall’angolo e torna a rifiatare, guardando quindi senza apprensione anche alla mozione di sfiducia che ha in serbo il centrodestra.

Nello Musumeci, però, non molla la presa e parte al contrattacco: “Proprio oggi abbiamo avviato fra i deputati del centrodestra la sottoscrizione della mozione di sfiducia a Crocetta: completeremo domani pomeriggio e, quindi, depositeremo formalmente il documento. Altro che centrodestra diviso!”.

Inoltre Musumeci ha annunciato la scelta di un candidato unitario per la vicepresidenza dell’Ars e un voto compatto per la mozione di censura nei confronti dell’assessore alla Formazione.

“I maldipancia e i ripensamenti all’interno della maggioranza di governo – ha concluso il presidente della commissione regionale antimafia – alla ricerca di ogni cavillo procedurale pur di rinviare la resa dei conti, ci lasciano indifferenti”.