PALERMO – Lo scorso 21 luglio il capogruppo Idv al comune di Palermo, Filippo Occhipinti, lamentava ancora una situazione scandalosa, con rifiuti non raccolti che marciscono al sole e portano i residenti all’esasperazione tanto da piazzare i cassonetti al centro della strada.
Oggi però l’ordinanza emessa dal governo Musumeci, che imponeva ai comuni di conferire i rifiuti all’estero se non raggiungevano il 30% di differenziata, è stata sospesa dal Tar di Palermo.
Il primo round dello scontro tra i sindaci e il governo è andato ai primi cittadini. Il presidente del Tribunale amministrativo Calogero Ferlisi ha accolto la richiesta di sospensiva dell’ordinanza Musumeci presentata dai sindaci di Palermo e Catania. Secondo l’ordinanza gli accordi andavano firmati entro il 31 luglio pena la decadenza di sindaci e giunte.
I sindaci, e l’Anci in generale, chiedono però più tempo per firmare accordi per l’invio fuori regione dell’immondizia e contestano l’obbligo di dover firmare contratti con le quattro società individuate dalla Regione senza gara ma con un semplice avviso.
Si tratta di una ditta di Bolzano, una della D’Angelo di Trapani, la terza della Tech servizi di Floridia e la quarta della Sicula trasporti di Lentini.
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