PALERMO – Ieri l’arresto, domani il processo al carcere Pagliarelli. Sarà una giornata lunga per la giustizia palermitana e per le persone fermate nel corso dell’operazione “Cicero”, tra cui figurano il noto avvocato Marcello Marcatajo e un ingegnere.
Si inizierà con l’interrogatorio ad Angelo Graziano, 37 anni, esponente della famiglia malavitosa che opera sul territorio del capoluogo siciliano.
Marcatajo è uno degli avvocati più conosciuti e importanti del capoluogo siciliano. Ieri, però, è finito in manette insieme ad altre 9 persone, con l’accusa di associazione mafiosa, intestazione fittizia di beni, riciclaggio e reimpiego di capitali illeciti. Ad aiutare la giustizia è stato il pentito Vito Galatolo, appartenente all’altro sodalizio mafioso che domina sulla città di Palermo.
Secondo quanto è emerso, il legale avrebbe cominciato nel 2000 intestandosi alcuni appartamenti dei Graziano. Poi, il suo rapporto con la malavita, è continuato a “crescere” fino a gestire anche alcune operazioni finanziarie del clan.
Insieme a Marcello, è stato arrestato anche il figlio Giorgio, ritenuto prestanome dei boss.