PALERMO – “Noi dobbiamo lavorare sulla prevenzione. Dobbiamo fare comprendere ai genitori che anche piccolissime dosi assunte accidentalmente dai bimbi possono avere effetti gravissimi”, dichiara Desirèe Farinella, responsabile della direzione medica dell’ospedale Di Cristina, commentando l’ennesimo caso di intossicazione da cannabis che riguarda un bimbo a Palermo.
“Il fenomeno sociale è in crescita, come ospedale manteniamo alta l’attenzione su questo tipo di situazioni – conclude – e se alcuni bambini dopo qualche giorno di ricovero tornano a stare bene, è anche vero che in alcuni casi è stato necessario il ricovero in Terapia Intensiva”.
Protagonista del caso registrato a Palermo, un bambino di 18 mesi. Il piccolo è stato portato al Pronto Soccorso dai genitori in uno stato di sonnolenza profonda.
Dopo aver effettuato esami del sangue e delle urine, i medici hanno confermato la positività alla cannabis. Il bambino sta attualmente migliorando e si trova ricoverato nel reparto di Neuropsichiatria infantile.
Le autorità sanitarie hanno avvisato le forze dell’ordine e la magistratura e sono in corso accertamenti da parte della procura per i minorenni e degli assistenti sociali per verificare le condizioni in cui vive il bambino.
Altri 3 casi in precedenza
A novembre tre i bambini ricoverati all’ospedale Di Cristina di Palermo nel giro di pochi mesi, per tutti si parla di intossicazione da sostanze stupefacenti.
La Procura ha disposto perquisizioni in casa dei genitori dei bimbi coinvolti e provvedimenti sarebbero già stati presi per recuperare la situazione.
Le condizioni dei bambini sarebbero già migliorate e immediatamente sono stati attivati i servizi sociali del Comune e il Sert dell’Asp per gli accertamenti sulle famiglie di provenienza.
I piccoli avrebbero assunto hashish, marijuana e anche cocaina. Non si conosce ancora in che termini e con che modalità.
In quel caso, i bambini sono stati affidati temporaneamente al direttore sanitario del nosocomio.
Uno dei piccoli, insieme alla sua mamma, è stato trasferito in una comunità. La Procura chiama in causa anche il Tribunale, ai genitori verrà fatta decadere la responsabilità genitoriale.