L’omertà in difesa di Matteo Messina Denaro e i segreti “preziosi” mai rivelati

L’omertà in difesa di Matteo Messina Denaro e i segreti “preziosi” mai rivelati

PALERMO – C’è chi pensava che avesse cambiato aspetto, alcuni sostenevano addirittura che avesse fatto ricorso a degli interventi facciali per diventare introvabile fino all’ultimo giorno della propria vita eppure Matteo Messina Denaro è stato arrestato oggi, 16 gennaio 2023, a Palermo.

Ironia della sorte ieri sono passati 30 anni dall’arresto del Capo dei Capi Totò Riina. Dal brivido dell’interpretazione magistrale di Claudio Gioè nella serie incentrata sul boss mafioso emergono spunti che si sono verificati nella vita reale precedente alla realtà virtuale di cui “godiamo” oggi.

Merito del ritrovamento e conseguente arresto di “Diabolik” da attribuire solo ai carabinieri? Pochi mesi fa il prestanome dei Graviano, Salvatore Baiardo, in un’intervista a La7 ha fatto partire la miccia che si è esaurita in data odierna per esplodere in sentimenti contrastanti che spaziano dal terrore degli anni ‘80 fino alla giustizia dell’attuale 2023.

Mentre nel 1992 a Milano andava avanti l’inchiestamani pulite” per documentare le pratiche di corruzione e concussione che hanno coinvolto tutti i principali partiti politici italiani, il duo eroico e commovente composto da Giovanni Falcone e Paolo Borsellino si spegneva definitivamente a causa della “montagna di merda” mai affrontata con veemenza tale da portare a un declino delle organizzazioni “terroristiche” che hanno seminato terrore nel sud della penisola italiana.

Se può essere definito in questo modo, quello che è avvenuto in data odierna ha segnato la transizione dalla mafia di ieri a quella di oggi. “U Siccu“, era diventato un personaggio a cui dare ingiustamente credito, un soggetto misterioso simbolo dell’invisibilità e del silenzio. Non vedeva e non si faceva vedere il nativo di Castelvetrano, una prerogativa dei pezzi grossi criminali dell’ultimo decennio del 20esimo secolo.

Oggi Denaro è “solo” una persona avanti con gli anni, il suo passato non è più il suo presente. Oggi la mafia è già arrivata in aree che non doveva minimamente sfiorare: giustizia, imprese e politica. La sua latitanza nel paese d’origine tramite lo scudo creato dall’omertà di molti deve far riflettere.

Le vittime di quello che è stato e continua a non morire del tutto devono poter conservare un posto speciale nella memoria della gente di ieri, oggi e domani. Spesso ci si dimentica delle cose importanti, ma per farle diventare importanti il meccanismo che le alimenta può spaziare tra poli totalmente opposti.

La catena perde i suoi ganci principali: Matteo Messina Denaro rappresenta un elemento cruciale insieme ai suoi segreti mai rivelati al grande pubblico.

Fonte foto tpi.it