PALERMO – Oggi è un giorno triste per Palermo ma non solo, per la morte del missionario Biagio Conte, sempre in prima fila per servire il prossimo.
In queste ore si stanno moltiplicando i messaggi di cordoglio ma è tempo anche di ricordi delle meravigliose opere e progetti che fratel Biagio ha portato avanti.
Anche Papa Francesco pranzò nella sala mensa della missione “Speranza e carità”, in via Decollati, il 15 settembre 2018 in occasione della sua visita a Palermo.
Era seduto vicino al missionario laico Biagio Conte, a padre Pino, al vescovo Lorefice e a un disabile.
Nella sala mensa c’erano 160 persone radunate attorno ai tavoli: poveri, migranti, ex detenuti, volontari. Fuori dalla mensa ma sempre nella missione c’erano altre 1.300 persone che pranzavano in contemporanea col Papa.
Nella missione di Biagio Conte quel giorno si respirava aria di gioia per l’appuntamento col Pontefice che volle dare un segnale, visitando la missione, per l’attività svolta dai volontari nei confronti delle persone povere, emarginate, senza casa, migranti e con problemi di salute.
“Sono emozionato e felice per l’arrivo di Papa Francesco – disse Biagio Conte che attendeva il Pontefice – È un momento di comunione forte con il Santo Padre in cui insieme lanciamo un messaggio di accoglienza verso tutte le persone in difficoltà sia italiane, sia straniere“.
“La Chiesa deve camminare unita e diventare esempio di carità per tutta la società. Bisogna essere attenti a tutti, i papà che hanno perso il lavoro, le famiglie che hanno figli disabili, le donne con figli rimaste sole, gli immigrati, i carcerati, tutti quelli che hanno perso la speranza“, affermò.