Favori e mazzette per il trasporto sul mare: chiesto rinvio a giudizio per Crocetta, Vicari e Caronia

Favori e mazzette per il trasporto sul mare: chiesto rinvio a giudizio per Crocetta, Vicari e Caronia

PALERMO – Mazzette, regali e favori sulle gare d’appalto della Regione per l’assegnazione dei contributi sui collegamenti navali tra la Sicilia e le isole minori che avrebbe aggiudicato guadagni sicuri (tra gli altri) anche agli armatori Vittorio ed Ettore Morace, padre e figlio.

Ci sarebbe questo e tanto altro dietro la richiesta di rinvio a giudizio avanzata dalla procura di Palermo oltre che per i due Morace anche per l’ex governatore Rosario Crocetta, l’ex sottosegretario al Ministero dell’Economia, Simona Vicari, e per il consigliere comunale e deputato regionale, Marianna Caronia.

La procura di Palermo ha chiesto il loro rinvio a giudizio alla fine delle indagini sulla cosiddetta “tangentopoli del mare”, l’inchiesta dei carabinieri di Trapani denominata “Mare Monstrum” su affari e guadagni illeciti a favore della compagnia di navigazione Liberty Lines, specializzata nei trasporti marittimi veloci con aliscafi e catamarani.

Il sostituto procuratore Francesco Gualtieri e l’aggiunto Sergio Demontis hanno quantificato in 10 milioni di euro i presunti guadagni facili ottenuti dai Morace.

Gli attori coinvolti nell’ambito politico sarebbero numerosi: tra questi lo stesso Crocetta, che avrebbe ricevuto da padre e figlio un contributo elettorale da 10mila euro per esercitare pressioni sugli uffici regionali, e la senatrice Vicari, che avrebbe ricevuto un orologio Rolex e un Bulgari dal valore complessivo di 12mila euro per l’approvazione di un articolo della finanziaria che avrebbe rotto l’aliquota sul trasporto marittimo dal 10 al 4%.

Immagine di repertorio