Duplice omicidio allo Zen, Colombo confessa: “Ho sparato per difendermi”

PALERMO – Avrebbe confessato l’uomo che ieri sera, nel quartiere Zen di Palermo, avrebbe ucciso due uomini: Antonino e Giacomo Lupo, rispettivamente padre e figlio di 53 e 19 anni.

Il colpevole sarebbe Giovanni Colombo, 26 anni, che avrebbe “sparato per difendersi”. Questo è quanto dichiarato dal presunto omicida davanti al pm Ilaria De Somma, consegnando, a quanto pare, anche l’arma del delitto. L’uomo si sarebbe costituito questa mattina al comando provinciale dei carabinieri, dove è arrivato accompagnato dal suo legale.

“Avevo rimproverato il fratello di Giacomo e ieri sera ho visto lui e suo padre venire sotto casa per chiarire quanto accaduto”, avrebbe dichiarato Colombo. Dalla discussione agli spari, dunque, il passo sarebbe stato breve per il 26enne che, non appena si sarebbe reso conto che la discussione con i Lupo stava degenerando, avrebbe esploso diversi colpi di pistola ferendo, mortalmente, padre e figlio.

Il motivo, a quanto pare, che avrebbe spinto Antonino e Giacomo a cercare Colombo, sarebbe stata una precedente discussione avvenuta fra il 26enne e l’altro figlio di Lupo, nata, a quanto pare, per delle avance fatte a una ragazza. Il 26enne, forse consapevole di aver esagerato, si era procurato l’arma utilizzata, successivamente, per colpire i due e ucciderli.

Gli agenti della scientifica intervenuti sul luogo del delitto avrebbero ritrovato 12 bossoli. I sospetti degli inquirenti si sono indirizzati subito su Colombo, che non è nuovo a reati simili. A febbraio del 2019, infatti, il 26enne è stato condannato poiché coinvolto nell’omicidio del medico palermitano Aldo Naro, ucciso nel 2015 durante una festa in discoteca.

Il presunto autore di un duplice omicidio si troverebbe, al momento, in stato di fermo.

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