Immigrato dato in pasto agli squali. A Palermo arriva un gommone con oltre mille profughi

Immigrato dato in pasto agli squali. A Palermo arriva un gommone con oltre mille profughi

PALERMO – Sono sbarcati all’alba nel porto di Palermo 1.169 immigrati soccorsi da una nave militare. Tra loro anche 55 bambini, e 298 donne, alcune delle quali in gravidanza.

Provengono da Siria, Eritrea e Somalia. A coordinare l’accoglienza la prefettura di Palermo che attiverà la task force per lo sbarco: il Comune per i minori stranieri non accompagnati, l’Asp per il triage medico, la Caritas per il primo sostegno e l’accoglienza, la Croce rossa per la logistica organizzativa dell’emergenza e la Protezione Civile.

La Caritas ha fornito pasti, acqua, scarpe e coperte per tutti i profughi, e ha approntato alloggi per alcune centinaia di profughi nei centri di accoglienza di Giacalone e Trabia, entrambi riaperti in emergenza. Nell’area esterna del centro di Giacalone sono state montate tende della protezione civile.

È il primo sbarco di immigrati quest’anno a Palermo.

Intanto, sempre nella mattinata di oggi, la polizia di Stato ha fermato il presunto scafista del gommone arrivato ieri a Pozzallo. Oltre al reato di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, all’uomo è stata imputata anche la morte di un extracomunitario, avvenuta dopo aver esalato vapori di benzina.

arrestato con logo

Lo scafista, commettendo un gesto ancora più riprovevole, avrebbe inoltre gettato il corpo in mare aperto, permettendo agli squali di dilaniare la salma.

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Intanto, dal Viminale, per far fronte al notevole afflusso di migranti verificatosi in questi giorni, in una situazione che vede i centri di accoglienza quasi al limite della loro capienza, i prefetti italiani sono stati invitati a Roma al fine di reperire nuove strutture nei territori di loro competenza: sarebbero circa 6.500 i posti necessari a sopperire le esigenze. 

Foto Italpress