Amianto, il Piano regionale esiste ma qualcuno non lo applica

Amianto, il Piano regionale esiste ma qualcuno non lo applica

PALERMO – Da giorni ormai vi raccontiamo come quello dell’amianto sia un problema non ancora risolto, e in certi casi neanche affrontato, in tutta Italia, Sicilia compresa.

Proprio nella nostra regione, le basi per la bonifica dei siti ancora contaminati da amianto, sono state costituite tramite l’approvazione della Legge Regionale 10/2014 che ha stabilito le linee guida da seguire per debellare una volta per tutte questo “cancro”.

La legge sancisce che entro la fine dell’aprile 2017 in Sicilia dovrà essere totalmente rimosso ogni manufatto in cemento amianto, “nel rispetto delle norme vigenti sulla corretta procedura di asportazione, trasporto e stoccaggio del materiale pericoloso” che dovrà essere conferito nell’impianto regionale di trasformazione.

Responsabile dell’attuazione della norma è l’Ufficio amianto, ente creato ad hoc dalla Regione e facente parte del Dipartimento di Protezione Civile. L’Ufficio amianto coordina le procedure dei vari enti locali tra cui Arpa e Asl, supervisiona sulle spese relative alle bonifiche e ha il compito di redigere entro il prossimo aprile il censimento e la mappatura della presenza di amianto nel territorio regionale.

Ad oggi tale mappatura risulta ancora assente, come verificato dalla nostra redazione nelle scorse ore.

La palla a questo punto è passata ai comuni siciliani che avrebbero dovuto redigere un loro personale Piano comunale di bonifica da amianto, cosa che non tutti hanno provveduto a fare.

Le scadenze sono vicine. Il Piano c’è ed è molto chiaro. Lo è specialmente per tutte quelle persone che stanno vivendo il dramma amianto giorno dopo giorno. Ma forse questo a qualcuno non importa.