MONDO – Tecnologia e scienza applicata sul corpo umano sono due strade intraprese con grande interesse dall’imprenditore Elon Musk.
Dalle scimmie all’uomo, Elon Musk lancia Neuralink
Dopo i discussi test condotti sulle scimmie, morte in circostanze ancora poco chiare dopo l’installazione del chip, l’azienda rivoluzionaria Neuralink del 52enne nativo di Pretoria (Sud Africa) sta portando avanti il suo audace progetto di impianti cerebrali con il lancio dei primi test umani volontari per la sua innovativa interfaccia cervello-computer (BCI).
Il “Progetto PRIME” (Precise Robotically Implanted Brain-Computer Interface) ha ufficialmente iniziato il processo di selezione, cercando individui che soddisfino determinati requisiti. Se hai almeno 22 anni e soffri di quadriplegia causata da lesioni al midollo spinale o di sclerosi laterale amiotrofica (SLA) potresti essere idoneo per partecipare a questo storico studio sui dispositivi medici con un particolare occhio di riguardo alle generazioni future.
L’obiettivo dello studio
L’obiettivo di Neuralink mira a consentire alle persone con paralisi di controllare dispositivi esterni utilizzando solo il pensiero. Un progetto che rappresenta un passo significativo verso lo sfruttamento del potenziale incredibile del cervello umano, fatto di innumerevoli aree inesplorate, fonte di valore in prospettiva e conseguenze di possibili novità a livello scientifico.
Oltre ad aiutare i pazienti paralizzati a riacquistare una certa mobilità e a comunicare senza digitare, gli obiettivi a lungo termine di Neuralink includono il ripristino della piena mobilità e della vista.
In azione un robot con 5 sistemi di telecamere
Durante il Progetto PRIME, il dispositivo N1 verrà posizionato strategicamente in una regione del cervello responsabile dell’intenzione del movimento. Filamenti estremamente sottili, più sottili di un capello umano, saranno inseriti con precisione e sicurezza da un robot denominato R1. Ciò che rende questo impianto straordinario è la sua invisibilità estetica, garantendo che non sarà visibile sulla testa dell’utente. Inoltre, è dotato di cinque sistemi di telecamere integrati e utilizza la tomografia a coerenza ottica per l’imaging non invasivo del tessuto cerebrale.
L’impianto N1 registrerà e trasmetterà i segnali cerebrali in modalità wireless a un’applicazione, consentendo agli utenti di controllare il cursore o la tastiera di un computer solo con il pensiero.
Si cercano partecipanti che riceveranno un prezioso sostegno finanziario
I partecipanti avranno la possibilità di accedere a un nuovo e rivoluzionario modo di interagire con il mondo. Neuralink si impegna a coprire i costi relativi alla partecipazione allo studio, compresi i viaggi da e per il sito dello studio. Questo non solo offre ai volontari l’opportunità di contribuire alla ricerca medica pionieristica, ma fornisce anche un prezioso sostegno finanziario.
In questa corsa verso lo sblocco del potenziale completo della mente umana, Neuralink sta guidando la carica e invita individui coraggiosi a unirsi a loro in un viaggio verso un territorio inesplorato.