Bambino morto sulla A20, la politica insorge: “Riaprire punti nascita”, interrogazioni all’Ars

Bambino morto sulla A20, la politica insorge: “Riaprire punti nascita”, interrogazioni all’Ars

SICILIA – Monta la polemica per la chiusura dei punti nascita in Sicilia e coinvolge, inevitabilmente, anche il mondo della politica locale.

Il caso è esploso come una “bomba” a seguito della tragedia che si è consumata pochi giorni fa lungo l‘autostrada A20 Messina-Palermo, dove un bambino è nato prematuro ed è successivamente deceduto durante il trasporto all’ospedale più vicino.

Un evento luttuoso che – secondo molti – si sarebbe potuto evitare se le strutture presenti nel territorio fossero state aperte.

I punti nascita chiusi

Anche la nostra Isola, infatti, nel corso di questi anni ha dovuto fare i conti con la chiusura di quei punti nascita dove si registrano meno di 500 parti annui.

Ciononostante, il Decreto ministeriale dell’11 novembre 2015 dà la possibilità di inoltrare una richiesta di deroga al fine di “mantenere in attività punti nascita con volumi di attività inferiori ai 500 parti annui e in condizioni orograficamente difficili“.

Troppa distanza tra città

Da comprendere se in tali condizioni possano rientrare i Comuni di Mistretta e Sant’Agata di Militello, realtà della provincia di Messina dove da tempo le partorienti non possono più rivolgersi per far nascere i propri pargoli.

Il più vicino per gli abitanti dei Nebrodi rimane quello di Patti, il quale dista dai punti nascita off-limits già elencati rispettivamente 87 e 44 chilometri circa.

Il precedente

Il caso della A20 non è comunque l’unico che si è registrato negli scorsi mesi in Sicilia. Ad aprile 2021, infatti, una donna di Lipari era stata costretta a partorire in emergenza prima dell’arrivo dell’elicosoccorso sempre a causa dell’assenza di un punto nascita attivo nei dintorni.

Miccichè: “Rivedere la mappa”

Il presidente dell’Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, ha ribadito tramite una nota l’urgenza di dover rivedere la mappa dei punti nascita attualmente raggiungibili in Sicilia.

Per il coordinatore regionale di Forza Italia è inconcepibile che “le gestanti siano costrette a fare cento chilometri per raggiungere l’ospedale più vicino e partorire“.

Nel frattempo, più deputati all’Ars hanno annunciato la presentazione di interrogazioni per sollecitare la riapertura dei punti nascita chiusi nell’Isola.