CARONIA – Ancora tutta avvolta nel mistero la vicenda che vede protagonisti Viviana Parisi e il figlioletto Joele Mondello, fuggiti – a quanto pare – a seguito di un lieve incidente che ha visto coinvolta la loro auto e un furgoncino con a bordo alcuni operai.
Diverse le versioni, varie le tante sfaccettature del caso: alcune indiscrezioni vedrebbero la 43enne in stato di shock dopo il sinistro e, ferita alla testa, allontanatasi dall’auto senza i propri oggetti personali e senza dunque essere nel pieno delle proprie facoltà cognitive. Gli stessi operai, invece, avrebbero affermato di aver visto la donna mentre portava via il bambino e scavalcava il guardrail, raggiungendo le campagne circostanti e lì facendo perdere le sue tracce. Altre indiscrezioni comunicano che Viviana volesse tornare a Torino dai propri parenti.
Tracce che, però, pare che Viviana Parisi, in arte Viviana Express, avesse già voluto lasciare in giro. Il suo nome d’arte è la chiave per il suo “diario segreto online”, perché sui social Viviana si sbizzarriva a pubblicare ogni suo pensiero, anche quelli più profondi.
Al centro dei suoi pensieri tre cose: il marito e partner davanti alla console da Dj, la sua musica e il suo piccolo Joele, ora con lei chissà dove.
“Sono dell’ idea che i bambini vanno tutelati e protetti dai genitori, seguiti… e che ogni cosa va dosata, ogni novità, in base alla loro età o la loro crescita interiore. Non tutto è sempre, non tutto è subito, un po’ alla volta nonostante ci vanno tanti sacrifici pazienza e tempo, ho sempre seguito il mio cuore e ho cercato di ascoltare il suo“, scrive sul suo profilo mentre guarda il figlioletto di soli 4 anni mentre gioca col padre.
Ma sarà giusto ascoltare il cuore? In aiuto delle forze dell’ordine sarebbero intervenuti anche il marito della donna e la cognata che avrebbero rivelato che Viviana non stava vivendo un momento di pura gioia, ma questo la stessa Viviana lo ha scritto – anche se “nascondendolo” – sul profilo del marito: “Due anni fa mi sono totalmente e completamente del tutto ancora più estraniata, allontanata, chiusa in un bunker precisamente e vi dirò cari amici che state qui in parte a leggere le mie emozioni… è come se avessi incontrato la matrigna cattiva e fossi scappata nel bosco nascondendomi dal mondo. La musica? La musica e tutto ciò che facevo è diventata malvagia mi ha ‘perseguitata’ mi ha rinchiuso in una bara di ‘cristallo’ . Ho cercato di difendermi ho cercato di proteggere me e il mio piccolo ma alla fine è stato il mio cucciolo a darmi il tempo e a cliccare il tasto play, a ridarmi il ritmo pian piano”.
Cos’è che “perseguitava” davvero Viviana? Da cosa doveva proteggere sé stessa e il proprio figlio? E perché, proprio come da lei scritto un mese fa, alla fine è davvero scappata nel bosco?
Intanto le ricerche della donna e del figlio continuano, chi avesse notizie è pregato di contattare la polizia stradale di Messina ai numeri 090/6402811 o 090/41852.
Immagine di repertorio
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