Morto dopo l’alt dei carabinieri, disposta l’archiviazione del caso

Morto dopo l’alt dei carabinieri, disposta l’archiviazione del caso

MESSINA – Archiviata l’inchiesta sulla morte di Enrico Lombardo, il 42enne di Spadafora deceduto a ottobre 2019 dopo essere stato fermato in strada dai carabinieri, mentre era in un forte stato di agitazione. Le Forze dell’Ordine erano intervenuti su richiesta della sua ex compagna.

La decisione di archiviare il fascicolo è stata presa dal Tribunale monocratico di Messina. I giudici hanno ritenuto inammissibile il ricorso presentato dai familiari della vittima contro l’archiviazione del caso.

La lotta dei parenti per evitare l’archiviazione

Le indagini avevano indotto per ben due volte la Procura di Messina a chiedere l’archiviazione dell’inchiesta: quest’ultima era stata accolta in entrambi i casi dal G.I.P., ma i parenti si sono sempre mostrati contrari. Avevano chiesto infatti di proseguire le indagini, dopo che il 26 giugno scorso la Cassazione aveva disposto la trasmissione degli atti ai giudici di Messina.

La quinta sezione della Cassazione era intervenuta sull’ultimo ricorso dei familiari. L’archiviazione era stata disposta nei confronti di quattro indagati: un medico, due soccorritori del 118 e un carabiniere. La Suprema Corte aveva poi deciso però di “passare la palla” al Tribunale monocratico di Messina che adesso ha messo un punto a questa lunga vicenda giudiziaria.

Ci sono dei punti rimasti irrisolti

Foto di repertorio