STROMBOLI – La moria di capodogli che sta colpendo la Sicilia in questo periodo continua a mietere vittime. È stato infatti trovato morto il quinto in una settimana, a Stromboli (Messina). Il cetaceo in questione era in stato di decomposizione ed era lungo sei metri.
Questo è solo l’ultimo di una lunga serie di ritrovamenti. Il primo è avvenuto a Cefalù (Palermo), seguito da un altro a Palermo sulla costa orientale, per poi arrivare al ritrovamento del capodoglio di Milazzo (Messina) e un quarto a Favignana.
La causa di tutte queste morti era stata fin da subito attribuita alla plastica. D’altronde la prima “vittima” trovata a Cefalù era una femmina di 6 metri e mezzo dalla quale necroscopia era emerso che il suo stomaco era pieno di plastica. Gli studiosi però, non hanno attribuito tale moria alla sola plastica.
Infatti, a partire dal secondo esemplare ritrovato a Palermo, qualcosa è cambiata. All’interno dello stomaco del capodoglio c’era sì plastica, ma la quantità non era tale da portare alla morte. Nel terzo caso di ritrovamento invece, il cetaceo aveva lo stomaco completamente vuoto.
Il biologo Carmelo Isgrò, che da anni ormai si occupa di questi temi, ha quindi dichiarato che la causa va ricercata altrove. Secondo quanto detto da lui, le morti potrebbero essere attribuite a cause infettive o interazioni con sonar.