Maxi sequestro da oltre 1mln di euro a imprenditore Smiraglia: vicino all’«artificiere» della strage di Capaci. IL VIDEO

Maxi sequestro da oltre 1mln di euro a imprenditore Smiraglia: vicino all’«artificiere» della strage di Capaci. IL VIDEO

MESSINA – Il personale della D.I.A. di Messina, supportato dal Centro Operativo di Catania, ha eseguito il sequestro di una parte del patrimonio, dal valore di oltre un milione di euro, di Antonino Smiraglia, di Sant’Agata di Militello (ME). Si tratta di un noto imprenditore legato alla “famiglia mafiosa di Mistretta”, il cui esponente di punta era l’ormai deceduto Sebastiano Rampulla,rappresentante di Cosa Nostra” per l’intera provincia di Messina e fratello di Pietro, quest’ultimo condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise d’Appello di Caltanissetta perché ritenuto “l’artificiere” della strage di Capaci.

 

Antonino Smiraglia, pur essendo stato destinatario, negli scorsi anni, di svariate investigazioni giudiziarie di competenza di più distretti – tra le quali Omega, Scipione, Dionisio, Autostrada e Montagna  non ha mai subito provvedimenti di condanna per reati associativi o connessi agli ambienti della criminalità organizzata. Ciò nonostante, le indagini hanno inchiodato Smiraglia come concretamente legato alla criminalità organizzata attiva prevalentemente nell’area Nebroidea e Barcellonese, ed in particolare alla “famiglia di Mistretta” influente lungo la fascia costiera tirrenica. In forza di tali legami affaristici Mistretta avrebbe ottenuto, attraverso le sue imprese, commesse pubbliche i cui guadagni, avrebbero, in parte, rimpinguato le tasche di “Cosa Nostra”. È stato documentato come l’imprenditore sia stato sempre vicino a contesti mafiosi partecipando, anche direttamente, a summit, essendo – di fatto – un riferimento importante per diverse consorterie criminali espressioni locali messinesi di Cosa Nostra. Per la prima volta, quindi, Smiraglia è imputato in procedimenti penali, pendenti nella Procura della Repubblica di Patti, per il reato di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale relativa alle sue società.

La misura restrittiva messa in campo oggi, deriva dalle indagini della D.I.A. di Messina che hanno evidenziato come Smiraglia con la compiacenza di fidati prestanome (congiunti e/o collaboratori), sia riuscito a schermarei suoi interessi imprenditoriali riferibili alla SUD MARMI S.r.l., mediante l’acquisto del pacchetto societario – formalmente non registrato – entrato in suo possesso da oltre tre anni, attraverso la CALCEM S.r.l., già sottoposta a sequestro di prevenzione il 18.07.2017.

Questo indizio, è stato analizzato dalla D.I.A. di Messina e dal competente P.M. che ha emesso un provvedimento d’urgenza.

Sono quindi state sequestrate:

  • 1 azienda,
  • 1 fabbricato 
  • 5 terreni, che si trovano nei comuni di San Marco d’Alunzio (ME) e Sant’Agata di Militello (ME).