MESSINA – Prorogata di sei mesi l’indagine sull’omicidio di Beppe Alfano, giornalista ucciso da Cosa Nostra l’8 gennaio del 1993.
Il giudice per le indagini preliminari di Messina ha confermato il mandato alla Dda per individuare possibili ulteriori mandanti dell’omicidio, rispetto a Beppe Gullotti.
A questo si aggiunge la richiesta della Procura che ha disposto l’archiviazione delle dichiarazioni di Stefano Genovese e Basilio Condipodero, indagati come possibili esecutori materiali del delitto, poiché le accuse contro di loro da parte del pentito Carmelo D’Amico non sarebbero state ritenute valide.
Indagini svolte anche sul rapporto con Mario Mariani e Rosario Cattafi e sulla pistola che si pensa possa essere quella utilizzata per l’omicidio di Alfano, in questo caso sarebbe stata anche proposta una perizia balistica.
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