Esplosione deposito fuochi d’artificio, al vaglio telefonini e filmati: le salme ritornano alle famiglie

Esplosione deposito fuochi d’artificio, al vaglio telefonini e filmati: le salme ritornano alle famiglie

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Continuano gli accertamenti tecnici riguardo lesplosione del deposito di fuochi d’artificio di Vito Costa, avvenuta mercoledì scorso, in cui hanno perso la vita 5 persone che si trovavano all’interno dell’edificio al momento dello scoppio.

Ogni piccolo indizio o prova raccolta viene passata al vaglio degli inquirenti, per completare la ricostruzione esatta dei fatti e far luce sulla tragedia.

Le forze dell’ordine stanno, infatti, controllando i filmati delle telecamere di videosorveglianza. Inoltre, sono stati sequestrati, per essere analizzati, i telefoni di Tonino Bagnato, di sua moglie e suo padre, e i computer della ditta Bagnato, i cui operai stavano effettuando lavori nell’area che ospita la fabbrica di fuochi della famiglia Costa.

Le autopsie sulle salme delle vittime sono state completate: i corpi di Venera Mazzeo, 71enne, moglie di Vito Costa e dell’operaio tunisino della ditta Bagnato, Mohamed Taeher Mannai, di 39 anni, sono stati restituiti oggi alle famiglie, con il nullaosta della Procura, mentre, per i restanti, si dovrà aspettare domani.

I funerali dovrebbero tenersi giovedì prossimo alle 15,30 nella Basilica di San Sebastiano, giorno in cui sarà proclamato lutto cittadino. Sono stati attivati, da parte dell’amministrazione comunale, due conti correnti, come contributo economico per le famiglie dei deceduti.

Mentre sono ancora in corso le operazioni di bonifica dell’area, le condizioni dei feriti migliorano: Tonino Bagnato è ancora ricoverato a Milazzo, Nino Costa, al Centro Ustionati di Palermo.

Fonte immagine: Twitter – emergenzavvf