Disservizi Ast Spa, perché Faisa Cisal chiede le dimissioni del direttore generale. Domani sit-in di protesta

Disservizi Ast Spa, perché Faisa Cisal chiede le dimissioni del direttore generale. Domani sit-in di protesta

SICILIA – Basta guardare il sito ufficiale della Società Ast Spa, nella parte riguardante “AVVISO ALL’UTENZA“, per rendersi conto del numero giornaliero di corse soppresse e delle motivazioni addotte, quali: carenza di autobus a causa di guasti, motivi tecnici e carenza di operatori di esercizio, in tutti i bacini di utenza, nessuno escluso, ossia: Palermo, Catania, Siracusa, Trapani, Messina e Ragusa.

Ciò premesso, di seguito si riportano le motivazioni che hanno spinto l’organizzazione sindacale Faisa Cisal a chiedere al Presidente della Partecipata Regionale le dimissioni dell’attuale direttore generale pro tempore di Ast Spa, Mario Parlavecchio.

Perché Faisa Cisal chiede le dimissioni del direttore generale di Ast spa

I disservizi giornalieri causati a discapito delle comunità interessate al servizio pubblico di trasporto, oramai, all’ordine del giorno. Non vi sono sindaci delle comunità interessate ai disservizi che non abbiano manifestato lamentele al riguardo, stante le quotidiane e ripetute rimostranze dei cittadini.

Non vi sono evidenze paragonabili all’attuale incresciosa situazione, venutasi a determinare da circa un anno a questa parte, a parità di condizioni ed anzi malgrado i minori servizi espletati e le decine di migliaia di chilometri annuali percorsi in meno dalla attuale gestione rispetto al passato. Non si ha neppure evidenza degli investimenti effettuati direttamente dalla attuale gestione ed il programma di manutenzione adottato.

Ciò ha significativamente pregiudicato l’immagine di Ast Spa agli occhi dell’opinione pubblica e con essa la credibilità della stessa, oltre ad avere fortemente penalizzato la mobilità nei territori interessati.

Il trasporto pubblico che dovrebbe offrire la Partecipata Regionale ‘affoga‘ fra i disservizi e l’inosservanza del contratto di affidamento provvisorio in essere, stipulato tra l’Amministrazione regionale e la Società Ast Spa, tramite il quale, viene disposto l’impegno di somme in favore della Società per la copertura degli oneri finanziari conseguenti; il concetto di utili, a fronte delle inadempienze e dei minori costi affrontati lasciando a piedi gli utenti, è improponibile.

Una sistematica soppressione delle corse che crea disagi permanenti a lavoratori e studenti“.

Perdere il posto di lavoro per colpa di Ast spa

Ma non è finita qui. Proprio nei giorni scorsi, la stessa Faisa Cisal, ha ricevuto una mail in cui una lavoratrice di San Piero Patti racconta la vicenda che l’ha vista protagonista e vittima allo stesso tempo: ha perso il posto di lavoro proprio a causa della soppressione delle corse da parte di Ast, essendo una pendolare. Di seguito la missiva della donna all’organizzazione sindacale.

Il sit-in di protesta, quando “la mobilità è un diritto

Intanto domani Faisa Cisal parteciperà all’evento organizzato da alcuni sindaci di piccoli borghi del Messinese, isolati a causa della soppressione continua delle corse di Ast. La manifestazione, intitolata “La mobilità è un diritto“, avrà luogo a Santa Teresa di Riva, esattamente in piazza Mercato, alle ore 9.

In foto il direttore generale Mario Parlavecchio