Cellulari e droga in carcere

Cellulari e droga in carcere

BARCELLONA POZZO DI GOTTO – Sequestrati cellulari e droga tra le mura del carcere di Barcellona Pozzo di Gotto.

Secondo le prime ricostruzioni effettuate, il materiale potrebbe essere stato introdotto durante le ore che i detenuti trascorrono all’aperto. Si pensa siano stati lanciati dal muro di cinta.

L’operazione nel carcere di Enna: sequestrati telefonini e stupefacente

Situazione simile, soltanto tre giorni fa, nel carcere di Enna: qui una operazione di controllo celle della Polizia penitenziaria ha portato alla scoperta di cellulari e sostanza stupefacente.

Momenti di tensione tra detenuti e agenti si sono vissuti durante i controlli e le perquisizioni di alcune stanze.

L’operazione è scattata in piena notte, legata al sequestro di stupefacenti di qualche settimana fa, quando la Polizia penitenziaria ha individuato alcune persone che recapitavano droga dentro il carcere con un drone.

Drone con busta carica di hashish, due arresti

Ai primi di ottobre, infatti, due uomini sono finiti in manette poiché sorpresi in flagranza di detenzione di sostanza stupefacente. I due erano intenti a introdurre la droga all’interno del carcere di Enna mediante l’utilizzo di un drone.

Ad operare l’arresto sono stati il personale della Squadra Mobile della Questura di Enna, unitamente a personale del Nucleo Investigativo Regionale della Polizia penitenziaria di Palermo. A coordinare le operazioni è stato il Nucleo Investigativo centrale di Roma. In aiuto anche il personale del reparto di Polizia penitenziaria del carcere “Luigi Bodenza” di Enna.

Sorpresi mentre stavano per far decollare un drone professionale i due responsabili. Nel “mezzo” c’era agganciata una busta colma di droga.

Rinvenuti e sequestrati sei panetti di hashish per un peso complessivo di oltre mezzo chilogrammo, nonché un involucro contenente della cocaina.

L’operazione ha consentito di ottenere un grande risultato in termini di contrasto allo spaccio di sostanze stupefacenti. L’azione delittuosa avrebbe potuto comportare grave pregiudizio per l’ordine e la sicurezza della struttura penitenziaria.