MESSINA – Fa ancora discutere la morte della professoressa Augusta Turiaco, avvenuta a Messina una settimana dopo l’inoculazione del vaccino AstraZeneca.
Ritornano sul caso i genitori della vittima, che hanno presentato un esposto alla Procura di Messina, all’Ema, all’Aifa e al Ministero della Salute, in cui viene richiesta la sospensione del vaccino anti-Covid dell’azienda anglo-svedese: “Disporre l’immediata sospensione cautelativa della somministrazione del vaccino AstraZeneca per i soggetti con età inferiore a 60 anni nel pieno rispetto della campagna vaccinale”.
L’esposto è stato presentato dall’avvocato Daniela Agnello “nell’interesse della salute come diritto fondamentale dell’individuo e della collettività”. Inoltre, viene evidenziato che questa azione non rappresenterebbe un attacco alla campagna vaccinale bensì “un segnale di allarme, una richiesta di indagini, di chiarimenti e di approfondimenti, di verità in un momento di grande apprensione e confusione sociale”.
Intanto, arrivano i dettagli sull’autopsia effettuata sul corpo della professoressa 54enne. Nell’esposto si legge che la vittima “ha riportato trombocitopenia, trombosi della vena porta, trombosi della giugulare, trombosi della vena cava inferiore, alla mesenterica, embolia polmonare e trombosi del seno venoso cerebrale con successiva emorragia cerebrale”.
A tal proposito i periti avrebbero sottolineato “la strettissima correlazione temporale con l’inoculazione del vaccino” e considerato i casi letali, oltre a quello della prof. Il tutto, come osservato dall’avvocato, “impone l’emissione di un provvedimento immediato finalizzato a scongiurare ulteriori effetti devastanti sui soggetti al di sotto dei 60 anni di età”.
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