La Scuola media “Maiorana” di Catania incontra l’Associazione Nazionale Magistrati

La Scuola media “Maiorana” di Catania incontra l’Associazione Nazionale Magistrati

CATANIA – Ancora un evento di rilevante valore didattico-educativo sul tema della legalità nella Scuola secondaria di I grado “Quirino Maiorana” di Catania, con i riflettori nuovamente accesi sui rischi che corrono bambini ed adolescenti durante le sempre più lunghe e frequenti navigazioni nel Web.

Dopo l’incontro del mese scorso su bullismo e cyberbullismo con i carabinieri della compagnia di piazza Dante e della Stazione di piazza Giovanni Verga, i ragazzi dell’istituto hanno, infatti, avuto la possibilità di ascoltare la dott.ssa Manuela Maria Lina Motta, giudice della sezione Misure di Prevenzione del Tribunale di Catania, in un incontro fortemente voluto dalla Giunta Sezionale di Catania dell’Associazione Nazionale Magistrati.

Per il corrente anno scolastico, infatti, la sede catanese dell’ANM, con il “Progetto Legalità”, si è fatta promotrice di una forte azione educativa e informativa finalizzata “a creare un canale diretto tra Scuola e Magistratura nella certezza che l’educazione alla legalità, al rispetto delle regole di civile convivenza e la conoscenza del ruolo delle istituzioni rappresentano per un giovane lo strumento indefettibile per diventare domani un cittadino onesto, consapevole e responsabile delle proprie azioni”.

Accolta dalla dirigente scolastica, dott. Gisella Barbagallo, e dalle referenti per la legalità, prof.sse Loredana Scuderi ed Arabella Strazzeri, la dott.ssa Motta è entrata subito in sintonia con i ragazzi proponendo argomenti di forte impatto, e non sempre di immediata comprensione, con un linguaggio, però, così fluido e chiaro da rendere la materia accessibile e interessante a tutti gli alunni delle classi seconde presenti in aula magna o collegati da remoto.

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Nel corso di un intervento di quasi due ore, ricco e mai stancante, sono stati, quindi, illustrati i reati che con maggiore frequenza vengono oggi perpetrati su internet da minori o a danno di minori. Diffamazione, furto d’identità, stalking, cyberpedofilia, revenge porn, childgrooming sono stati, così, oggetto della relazione della dott.ssa Motta che, nel descriverne con competenza gli aspetti giuridici e quanto più strettamente legato alla sua professione di magistrato, non ha, però, mai tralasciato l’occasione, anche con riferimenti a storie realmente accadute, per guidare il suo giovane uditorio ad un’attenta riflessione sulle dolorose, talvolta drammatiche, conseguenze che simili condotte possono provocare in chi ne è vittima.

La partecipazione e l’interesse dei ragazzi nei confronti di tali argomenti si sono manifestati in maniera immediata e costante. Prova ne sono state sia l’attenzione e le numerose richieste di approfondimento avanzate nel corso della presentazione sia, a conclusione della stessa, le puntuali domande poste da alcuni alunni che hanno dato alla dott.ssa Motta l’occasione per richiamare l’attenzione anche su alcuni reati, ritenuti minori, che, come nel caso della violazione del diritto d’autore, ogni giorno hanno come protagonisti migliaia di ragazzi che con estrema superficialità, scaricando musica illegalmente, “craccando” un’applicazione o utilizzando un software “pirata”, mettono in atto, spesso inconsapevolmente, condotte illecite perseguibili dalla legge.

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Una tappa importante dunque, quella vissuta oggi con la dott.ssa Motta, nel lungo percorso di conoscenza, consapevolezza ed educazione alla legalità tracciato dalla “Maiorana” per i propri ragazzi, in cui la Scuola, operando in sinergia con le altre Istituzioni Pubbliche presenti sul territorio, valorizza e potenzia il suo ruolo di agenzia educativa restituendo, nel contempo, l’immagine di uno Stato che, attento ai “cittadini di domani”, mostra di avere a cuore la formazione e la crescita morale e sociale delle giovani generazioni.

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