ITALIA – I campionati hanno dato i loro verdetti, i tornei continentali hanno incoronato le migliori squadre del mondo, le coppe nazionali hanno confermato oppure in parte smentito quanto visto nel corso della stagione. Il 2020/2021 è stato un anno anomalo per il calcio, così come per tutto il mondo dello sport e non solo, tra sorprese (vedere Villareal vittorioso in finale di Europa League) e polemiche (questione ASL in Juventus-Napoli), tra tentati colpi di Stato (Superlega) e, soprattutto, il Covid a cambiare le carte in tavola una volta sì e l’altra pure.
Nel mezzo, un pianeta aggrappato allo sport più seguito al mondo (e ovviamente non solo) per trovare svago ed evasione da una situazione tanto assurda quanto tragica e che piano piano sta riprendendo a vivere. Ora tocca agli Europei 2021, che diventano un punto focale per quanto riguarda la ripartenza e il tanto agognato ritorno alla normalità, soprattutto per quanto riguarda la questione pubblico sugli spalti (esperimento con ingressi limitati già provato in finale di Coppa Italia dalle nostre parti).
Alla competizione slittata di un anno causa emergenza sanitaria (così come le Olimpiadi) l’Italia di Roberto Mancini arriva al settimo cielo. Nove vittorie e 3 pareggi nelle partite disputate nella stagione che si concluderà proprio con gli Europei e il record di ben 11 vittorie di fila (di cui una sola in amichevole con gli USA) prima dello stop per il Covid. Una Nazionale rivitalizzata dopo il disastro della gestione Ventura e la clamorosa mancata qualificazione ai Mondiali 2018, che pensa in grande in vista del debutto dell’11 giugno a Roma contro la Turchia.
C’è ottimismo nell’ambiente dopo quanto fatto vedere dagli uomini di mister Mancini nelle varie partite disputate da quando si è insediato nella panchina più ambita d’Italia. A fare eco, oltre l’entusiasmo mediatico, ci pensano anche ex campioni del calibro di Gigi Riva, il quale senza mezzi termini ha dichiarato alla Gazzetta dello Sport che la Nazionale può vincere l’Europeo. Anche Mancini ha parlato di squadra che punta a vincere e non potrebbe essere altrimenti. Seguendo il mantra “rispetto per tutti, paura per nessuno” (cosa che ha contraddistinto gli azzurri nel corso della loro storia, recente e passata), questa Nazionale può fare grandi cose.
D’altronde anche i numeri parlano chiaro. Sono 30 i gol segnati nelle ultime 12 partite (di cui 7 nell’ultima amichevole vinta contro San Marino) e appena due quelli subiti, entrambi in Nations League contro l’Olanda e la Bosnia (tutti e due i match sono terminati con il risultato di 1-1). Salgono a 26 le partite senza sconfitte degli azzurri. L’ultimo passo falso risale al 10 settembre 2018, quando in occasione del match di Nations League contro il Portogallo i lusitani si imposero per 1-0. Da quando Mancini siede sulla panchina della massima Nazionale di calcio, l’Italia ha totalizzato 22 vittorie, 7 pareggi e appena due sconfitte (oltre il citato Portogallo, da ricordare anche il 3-1 subito per mano della Francia in occasione di un’amichevole giocata il primo di giugno del 2018).
Se i numeri non bastano o non convincono, è anche vero che l’Italia viaggia sulle ali dell’entusiasmo anche grazie alla possibilità di disputare l’intera fase a gironi in casa, a Roma. Con l’emergenza Covid ancora presente, ma in fase di miglioramento, tornerà anche il pubblico sugli spalti. In occasione del debutto contro la Turchia dell’11 giugno (data ufficiale di inizio degli Europei) all’Olimpico saranno presenti circa 17mila persone, vale a dire il 25% della capienza massima dello stadio.
Un (nuovo) inizio che sa di simil-normalità e che riporta indietro i nostalgici a quelle “notti magiche” (un po’ dolce-amare a dire il vero) di Italia ’90, nella speranza che le stesse non si tramutino in un incubo come accadde 31 anni fa contro l’Argentina di Maradona nel “suo” San Paolo (che ora prende il nome del defunto Pibe de Oro). Il fattore pubblico, almeno nella fase a gironi, potrebbe giocare a favore degli azzurri, così come il fatto che di viaggi (nella prima fase eliminatoria) gli uomini di Mancini non ne faranno prima degli eventuali quarti di finale.
C’è un però per quanto riguarda la presenza del pubblico sugli spalti. Gli spettatori ci saranno e occuperanno il 25% dei posti disponibili, ma sono già stati scelti a maggio attraverso un sorteggio. Infatti la Uefa, riducendo la capienza negli stadi di Euro 2021 al 25% ha creato non pochi grattacapi a chi già aveva acquistato i biglietti per l’attesissimo debutto azzurro contro i turchi. La soluzione? O il rimborso o la fortuna tramite un sorteggio già effettuato il mese scorso. Nel sito ufficiale sono state spiegate tutte le modalità.
Insomma, è tutto pronto per Euro 2021. I tifosi preparano le bandiere da sventolare allo stadio, c’è chi si trucca e chi fa i soliti riti scaramantici, l’entusiasmo è tanto tra supporters e giocatori. Anche chi ha vinto tanto e (quasi) tutto ci crede. “L’inizio è a Roma, ma guardiamo a Wembley (stadio della finale, ndr)”, parole e musica di Giorgio Chiellini a Rai Sport. Il capitano della Nazionale, alla sua ultima esperienza in maglia azzurra prima del ritiro (almeno per quanto riguarda la squadra non di club), ha ancora fame e, come tutti, crede nell’impresa di vedere trionfare, come non accade dal quel fantastico 2006, il team che rappresenta l’Italia intera.
Immagine di repertorio
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