Marcella ha 38 anni, una carriera di successo, un bellissimo appartamento. L’unico tasto dolorante nella sua vita è l’amore. Ogni relazione, iniziata in modo promettente, è finita nello stesso modo: il suo partner l’ha lasciata. Dopo il primo addio, si è convinta di essere sfortunata: evidentemente, non era destinata a trovare l’amore. Dopo il secondo, ha iniziato a pensare che tutti gli uomini fossero dei bastardi, insensibili e infedeli. Dopo il terzo, la disperazione ha iniziato a prendere il sopravvento. Si è sentita maledetta, convinta che il mondo intero avesse qualcosa contro di lei. Ma dopo l’ennesimo addio, qualcosa è scattato. Piuttosto che rifugiarsi nel vittimismo, ha riflettuto sulla sequenza di fallimenti a livello relazionale e si è resa conto che c’era un elemento comune: lei. Non era questione di sfortuna, né di uomini crudeli, né di anatemi lanciati contro di lei. C’era qualcosa in lei che allontanava gli uomini. Inizialmente si è addentrata nel mondo dell’auto-aiuto online ma poi ha deciso di intraprendere un percorso di terapia, dove ha compreso che senza intenzione era proprio lei a contribuire alla fine delle sue relazioni.
Nel caso di Marcella, la profonda paura di essere abbandonata si traduceva in una serie di comportamenti che spingevano i suoi partner a lasciarla. Era troppo dipendente: lasciava che fosse lui a decidere su tutto, non faceva un passo se non dopo avere chiesto il suo parere, ogni minima discussione diventava motivo di sofferenza. Era soffocante: lo messaggiava tutto il giorno e se lui non rispondeva ci restava male, lo chiamava anche quando era impegnato e si sentiva trascurata se lui non le dava subito attenzione. Si comportava come uno zerbino: lo accontentava in tutto, cercava di compiacerlo in tutti i modi e di soddisfare le sue aspettative.
I suoi comportamenti rivelano un profondo senso di insicurezza e una bassa autostima, cosa che porta a cercare continuamente la conferma e la validazione negli altri.
Adesso, però, Marcella da diversi anni ha un compagno che le ha chiesto di sposarla.
Cosa è cambiato?
Questi sono i passi per costruire una relazione duratura:
Lavora sulla sua autostima: impara, o fatti aiutare da un professionista, ad amarti e ad accettarti coltivando la tua individualità. Coltiva le tue passioni e costruisci una socialità esterna al partner. Una donna indipendente, con una personalità decisa è preziosa per un uomo. …
Impara a dire di no: non cercare di compiacere sempre l’altro con un eccesso di disponibilità, inizia ad esprimere anche i tuoi bisogni e desideri.
Esci dalla ricerca della conferma amorosa: non mandare messaggi o foto su tutto quello che fai, non chiamarlo più volte al giorno, non annullare i tuoi appuntamenti solo perché ti ha invitata a cena, non fare un dramma se non siete d’accordo su qualcosa.
Ricorda: un uomo non si allontana perché tu non vai bene ma perché cerchi di andare troppo bene, perché ti annulli per lui e non ti rendi più interessante e desiderabile.
La trasformazione di Marcella non è avvenuta dall’oggi al domani, ma il risultato è stato sorprendente.
Ha scoperto che la chiave per trovare l’amore non è nel cambiare gli altri ma se stessa. Imparando ad amarsi, ad essere autonoma e a comunicare in modo efficace, ha attirato una persona che la rispetta, la valorizza e la ama. Fino a ricevere la tanto desiderata proposta di matrimonio.
La storia di Marcella ci insegna che, quando un copione negativo si ripete, è importante non puntare il dito contro gli altri, ma guardare dentro noi stessi. Se ti senti ripetutamente abbandonata, se le tue relazioni seguono un modello doloroso, chiediti: cosa posso cambiare in me? Quali sono le mie paure? Come posso migliorarmi?
Se hai dubbi o vuoi raccontarmi la tua storia scrivimi su info@counselingcatania.it