ITALIA – Sono trascorsi 75 anni da una data simbolo della storia italiana: il 10 marzo 1946 le donne sono arrivate per la prima volta alle urne in Italia, per le elezioni amministrative. E non solo in qualità di elettrici, poiché coloro che avevano superato i 25 anni di età si vedevano finalmente riconosciuta la possibilità di essere elette.
Sì, donne in politica. Un anniversario decisamente da ricordare, specialmente se consideriamo quanto negli ultimi anni si è discusso di diritti, di parità di genere, di sfide del mondo femminile.
Anche se oggi, con “quote rosa” obbligatorie nelle liste, ci sembra normale l’idea di vedere nomi di donne sulle schede per votare, sicuramente non lo era nel lontano 1946, stesso anno in cui le donne segnarono ufficialmente la storia del Paese contribuendo al risultato del referendum che portò alla nascita della Repubblica Italiana nel Secondo Dopoguerra. Era trascorso poco più di un anno da quando un Decreto Legislativo del 30 gennaio 1945 aveva sancito il diritto al voto femminile sul territorio italiano.
La donna, ancora percepita esclusivamente e necessariamente come “angelo del focolare“, aveva raggiunto un punto di svolta e ottenuto definitivamente la piena cittadinanza, ottenendo il diritto di fare la differenza con la propria partecipazione attiva alla vita sociale e politica.
Un diritto importante che nella Costituzione viene confermato dagli articoli 56 e 58, che stabiliscono il diritto per tutti gli elettori (nessuna differenza tra uomini e donne) la possibilità di essere eletti al compimento del 25esimo anno di età alla Camera dei Deputati e del 40esimo al Senato.
Questo è sufficiente? Senza dubbio, il 10 marzo è un anniversario da celebrare in quanto simbolo di un potere dovuto ma acquisito solo a conclusione di una lunga battaglia. Tuttavia, è difficile dire che le donne e gli uomini abbiamo lo stesso spazio nella politica di oggi. Per questo il processo storico che ha portato a sancire ogni singolo diritto non va dimenticato, ma anzi celebrato con la consapevolezza dei risultati raggiunti e di quelli che si potranno raggiungere in futuro, per le donne ma non solo.
Fonte foto Il Post