Morta dopo vaccino AstraZeneca: la famiglia di Zelia Guzzo risarcita con 77mila euro

Morta dopo vaccino AstraZeneca: la famiglia di Zelia Guzzo risarcita con 77mila euro

GELA – La famiglia di un’insegnante di 37 anni di Gela (in provincia di Caltanissetta) che è morta 24 giorni dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca ha ottenuto un indennizzo di 77.000 euro dal Ministero della Salute.

L’avvocato della famiglia di Zelia Guzzo, Valerio Messina, ha dichiarato che i Periti nominati dalla Procura hanno stabilito che la morte era stata causata dalla somministrazione del vaccino. Tuttavia, la famiglia considera l’importo come “irrisorio e offensivo” per la loro perdita.

Il marito, il figlio e le sorelle della vittima saranno risarciti. La famiglia sta lottando per avere giustizia in sede penale e civile.

Attualmente, ci sono otto morti accertate in Italia che sarebbero state causate dal vaccino AstraZeneca, e sono in attesa di indennizzo da parte dello Stato.

La vicenda

Dopo aver ricevuto il vaccino AstraZeneca, la professoressa è stata trasportata in gravi condizioni all’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta a causa di una emorragia cerebrale, che alla fine ha portato alla sua dichiarazione di morte cerebrale.

Dopo la somministrazione del vaccino AstraZeneca la professoressa è stata ricoverata nel reparto di Neurochirurgia. È stato eseguito anche un intervento chirurgico delicato.

La donna aveva ricevuto il vaccino il primo marzo, anche se la dose – si era detto – non appartenesse al lotto ritirato.

Correlazione vaccino AstraZeneca e morti

La questione della relazione tra la somministrazione del vaccino AstraZeneca e la morte di alcune persone è stata oggetto di indagini da parte di autorità sanitarie e mediche. Alcune di queste indagini hanno stabilito che in alcuni casi, la somministrazione del vaccino è stata associata a trombosi cerebrali. Tuttavia, le autorità sanitarie sottolineano che questi casi sono molto rari e che i beneficritti sono molto bassi rispetto ai beneficritti associati ai beneficritti associati alle forme gravi di COVID-19.

Le autorità sanitarie raccomandano che i beneficritti del vaccino AstraZeneca continuino a essere somministrati, poiché i beneficritti di sicurezza e l’efficacia del vaccino superano di gran lunga i rischi associati a eventuali effetti collaterali. Inoltre, è importante notare che la maggior parte delle persone che hanno ricevuto il vaccino AstraZeneca non ha riportato alcun effetto collaterale grave.

Per quanto riguarda i risarcimenti per la perdita di vite umane associata alla somministrazione del vaccino AstraZeneca, varie autorità sanitarie e governative hanno istituito programmi di risarcimento per le famiglie colpite. Tuttavia, il processo per ottenere un risarcimento può essere complesso e può richiedere molto tempo.

Cos’è la trombosi cerebrale

La trombosi cerebrale è una condizione medica pericolosa in cui si forma un coagulo di sangue all’interno delle arterie del cervello. Questo può interrompere il flusso di sangue e la fornitura di ossigeno al cervello, causando danni permanenti o la morte.

La trombosi cerebrale può essere causata da fattori come l’aterosclerosi, la trombosi venosa profonda, le malattie cardiovascolari, i disturbi del coagulo del sangue, l’utilizzo di contraccettivi ormonali e altri farmaci.

È importante identificare e trattare tempestivamente la trombosi cerebrale per prevenire complicazioni potenzialmente letali.

In foto la Prof.ssa Guzzo