ITALIA – Più di un italiano su tre (37%) teme gli effetti collaterali dei vaccini anti-Covid: è il dato emerso da un recente studio di EngageMinds Hub, il Centro di Ricerca dell’Università Cattolica. Lo scorso maggio, quando i vaccini erano ancora tutti nelle fasi iniziali di sperimentazione, la percentuale era al 7%.
Lo studio
Lo studio è stato condotto su un campione di oltre 5mila cittadini italiani di età, occupazione e provenienza geografica differenti.
Secondo i risultati emersi, negli ultimi mesi molti avrebbero perso fiducia nei vaccini. Lo scetticismo e il pessimismo, invece, sembrano in aumento: solo 4 persone su 10 si dichiarano ottimiste sulla campagna vaccinale in corso e il numero di coloro che pensano di rimandare la vaccinazione (46% degli intervistati) sarebbe cresciuto considerevolmente nell’arco di poche settimane.
Il caso AstraZeneca
Probabilmente complice di questa situazione è il caso AstraZeneca che, tra morti sospette e verifiche a opere dei sanitari, ha scatenato il panico generale e il dibattito sulla presunta esistenza di vaccini di “Serie A” e di “serie B”, nonché di pazienti ritenuti più “importanti” e tutelati di altri. Le preoccupazioni avrebbero portato quasi la metà del campione a pensare di attendere un vaccino ritenuto migliore e/o con meno effetti collaterali prima di sottoporsi alla vaccinazione.
Il numero dei no-vax, però, si mostra costante nel tempo (13%). Gli indecisi ammontano al 18% del gruppo intervistato.
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