Coronavirus, è concesso fare la spesa in un Comune vicino? Il chiarimento da parte del Governo

Coronavirus, è concesso fare la spesa in un Comune vicino? Il chiarimento da parte del Governo

Uno dei punti nodali del nuovo DPCM è l’impossibilità di fare la spesa in un Comune limitrofo a quello di residenza, dato che il Governo ha limitato al minimo gli spostamenti per tentare di contenere l’emergenza Coronavirus.

Arriva, però, una nuova disposizione – in senso positivo – per quanto concerne tale problematica che, a quanto pare, stava molto a cuore a tutti gli italiani.

La risposta del Governo

Il sito del Governo (sezione “Spostamenti“) nella parte relativa alle zone rosse ha specificato che ci si può muovere per fare la spesa in un Comune vicino, perché magari è più conveniente o per altre ragioni, ma senza dimenticare l’autocertificazione.

Ecco cosa c’è scritto sotto la domanda “Posso fare la spesa in un comune diverso da quello in cui abito?”: “Gli spostamenti verso Comuni diversi da quello in cui si abita sono vietati, salvo che per specifiche esigenze o necessità. Fare la spesa rientra sempre fra le cause giustificative degli spostamenti”.

Inoltre: “Laddove quindi il proprio Comune non disponga di punti vendita o nel caso in cui un Comune contiguo al proprio presenti una disponibilità, anche in termini di maggiore convenienza economica, di punti vendita necessari alle proprie esigenze, lo spostamento è consentito, entro tali limiti, che dovranno essere autocertificati“.

Tutto questo vale anche per le zone arancioni come la Sicilia. Nessun limite per le zone gialle, purché il Comune rientri nell’area del medesimo colore.

Immagine di repertorio