Marzamemi, domani al via il Festival del Cinema di Frontiera

Marzamemi, domani al via il Festival del Cinema di Frontiera

MARZAMEMI – Tutto pronto per il Festival internazionale del Cinema di Frontiera.

La kermesse, giunta alla XV edizione, sarà inaugurata domani ed fino a domenica prossima, 26 luglio, sarà ricca di appuntamenti interessanti.

Alle 19.30, nel cortile di Villadorata, ci sarà la presentazione dell’intera rassegna per poi lasciare spazio all’inaugurazione ufficiale delle 21.15 in piazza Regina Margherita.

Apriranno le danze i “Maniwata Soru” con il suono suggestivo dei loro Tamburi Baga, preludio alle ambientazioni del deserto malese tra i villaggi di “Timbuktu” e alla proiezione dell’omonimo film del regista mauritano Abderrahmane Sissako, primo film in concorso.

Seguirà la presentazione della rassegna “Cinema e cibo”, con Thomas Struck, direttore della Kulinarisches Kino-Berlinale e si chiuderà con “Cinema e musica”, omaggio a Giuni Russo, con la proiezione di “Napoli che canta”, di Roberto Roberti, pseudonimo di Vincenzo Leone, padre del celebre regista Sergio.

La rassegna “Cinema e cibo” riprenderà poi nell’incantevole scenario della Tonnara di Villadorata, con la proiezione di film-documentari come “Quando l’Italia mangiava in bianco e nero” di Andrea Gropplero di Toppenburg e “The knights of the lagon” di Walter Bencini.

Spazio anche ai cortometraggi nel cortile di Villadorata che verranno sottoposti al giudizio di una giuria d’eccezione composta da Fabiola Banzi (casting director), Laura Silvia Battaglia (cine-giornalista) e Mario Serenellini (giornalista-critico La Repubblica).

Domani sera verranno anche proiettate in anteprima 3 pellicole fuori concorso prodotte dal Centro sperimentale di Cinematografia di Palermo: “Fiori di fuoco” di Riccardo Cannella, “Sull’Etna” di Francesco Di Mauro, e “La compagna solitudine” del regista ennese Davide Vigore. 

Infine, al Palmento di Rudinì, alle 16.30, si apre il CineForum/CineFrontiera con la proiezione di “Los Angeles senza meta” di Kaurismaki e, a seguire, “La corazzata Potemkin” di SergejEjzenštejn.

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