Etna nuovamente “in fermento”, Ingv comunica esplosione dal Cratere di Sud-Est

Etna nuovamente “in fermento”, Ingv comunica esplosione dal Cratere di Sud-Est

CATANIA – Etna in fermento, di nuovo. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, infatti, ha comunicato con apposita nota che alle ore 21,25 UTC, attraverso le telecamere di sorveglianza, si è osservata una esplosione a carico del Cratere di Sud-est.

Questa ha prodotto una debole emissione di cenere che si è dispersa rapidamente nell’area craterica.

Dal punto di vista sismico non si registrano variazioni del livello del tremore che permane su livelli medi.

Localizzazione: Cratere di Sud-Est

La localizzazione della sorgente risulta in un’area prossima al Cratere di Sud-Est in un intervallo di profondità compreso tra 1.500 e 2.500 metri al di sopra del livello medio del mare.

Anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici localizzati non mostra variazioni con sorgenti prossime all’area del Cratere Bocca Nuova.

“Piccoli fenomeni eruttivi in qualsiasi momento”

Qualche mese fa, l’Etna aveva mostrato una ripresa dell’attività vulcanica effusiva, che è stata classificata con un livello di allerta giallo. Successivamente, la Protezione civile ha emesso un comunicato ufficiale che annunciava il cambio di livello di allerta, portandolo a verde

Intervenuto ai nostri microfoni, Boris Behnckericercatore all’Istituto Nazionale di Geofisica Vulcanologia di Catania, ci aveva spiegato: “L’Etna è un vulcano attivo, e sui vulcani attivi (quasi) tutto è possibile, e come abbiamo visto più volte in passato, una nuova attività (ai crateri sommitali) può anche partire con poco avviso”.

“Questo è praticamente un mantra su tutti i vulcani attivi, bisogna aver presente che piccoli fenomeni eruttivi possono verificarsi in qualsiasi momento, conclude.

Foto Ingv