ENNA – Siciliacque ha presentato una denuncia alla Stazione dei Carabinieri di Troina in merito all’occupazione del potabilizzatore dell’Ancipa, iniziata la scorsa mattina. Circa 200 persone, inclusi i sindaci di cinque Comuni dell’Ennese (Troina, Nicosia, Gagliano Castelferrato, Cerami e Sperlinga) e altri rappresentanti istituzionali, hanno forzato il blocco delle Forze dell’Ordine, causando danni agli impianti.
Occupazione diga Ancipa
Secondo la denuncia, i manifestanti avrebbero manomesso il quadro elettrico e chiuso la valvola dell’acquedotto Ancipa Basso per interrompere il flusso idrico verso Caltanissetta e San Cataldo, in contrasto con quanto disposto dalla Cabina di regia regionale. Tale azione ha reso impossibile il monitoraggio tramite telecontrollo, obbligando gli operatori a effettuare controlli manuali. Inoltre, ha causato il progressivo svuotamento della condotta e, dalle 8,30 di ieri mattina, l’interruzione totale dell’erogazione idrica al serbatoio Cozzo della Guardia, che serve Caltanissetta e San Cataldo.
La denuncia di Siciliacque per i manifestanti
In una nota inviata alla Cabina di regia e ad altre autorità, Siciliacque ha sottolineato di aver sempre operato per ridurre i disagi e seguire le indicazioni delle autorità competenti. L’azienda, pur non avendo responsabilità strategiche nella gestione dell’emergenza idrica, ha ribadito il proprio ruolo tecnico-operativo e ha chiesto chiarimenti sulla programmazione delle forniture idriche per i prossimi giorni.
Per Schifani “è una guerra tra poveri”
“Stiamo facendo il massimo per affrontare la crisi idrica. Per l’estate prossima saranno operativi dissalatori mobili e nuovi pozzi per evitare un peggioramento della situazione”. Ha dichiarato il presidente Schifani. Il Governatore ha anche condannato fermamente le azioni che violano le regole, specialmente quelle compiute da rappresentanti istituzionali in momenti di alta tensione sociale, ribadendo l’importanza di comportamenti improntati alla trasparenza e alla responsabilità.