Elezioni universitarie a Catania: è l’ora dei conti

Elezioni universitarie a Catania: è l’ora dei conti

CATANIA – Si è conclusa in grande stile la giornata dello scrutinio delle elezioni studentesche.

Sono tantissimi i giovani che, negli ultimi mesi, si sono impegnati per cercare di dare un loro contributo al governo d’ateneo della città del “liotru”.

Una tornata elettorale quella del biennio 2014/2016, vista come punto di snodo rispetto alle precedenti. Infatti la percentuale dell’affluenza ai quaranta seggi divisi tra i dipartimenti dell’università di Catania e le sedi decentrate di Ragusa e Siracusa, è aumentata del 7% rispetto a due anni fa.

Se nel 2012 solo il 20,33% degli studenti ha esercitato il proprio diritto di voto, quest’anno in 12 mila sui 47 mila iscritti aventi diritto al voto, hanno espresso la loro preferenza.

Un dato certamente importante che lascia intendere un accrescimento dell’interesse e della partecipazione dei giovani alla vita politica dell’università, risultato di consapevolezza e di maggiore informazione sull’argomento.

Il rinnovo delle rappresentanze negli organi di governo è ormai avvenuto e sarà effettivo a partire dall’uno di novembre.

Lo scorso pomeriggio Newsicilia.it, era presente al palazzo centrale dell’università, per fornire una documentazione in tempo reale, attraverso diretta streaming, sui risultati oltre che approfondimenti attraverso le interviste dei rappresentanti delle varie liste.

Abbiamo già avuto modo di dare voce a Giuseppe Amato (Azione Universitaria), Giuseppe Spadaro (Arcadia), Angelo Crimi (P.D Studenti Democratici), emozionatissimi neo senatori accademici che ci hanno illustrato i loro progetti.

Più votato tra tutti è stato Stefano Orlando, candidato con la lista Arché che dichiara: “Abbiamo sempre creduto nel nostro progetto, ma siamo ancora increduli del successo riscosso. Farò tesoro dell’esperienza maturata negli ultimi due anni come consigliere del corso di laurea di Ingegneria Industriale – ed infine aggiunge – i 976 voti personali ottenuti mi caricano un po’ di responsabilità ma non vedo l’ora di collaborare con i colleghi e gli studenti in generale”.

È importante sottolineare che sono state elezioni molto combattute, che hanno portato alla vittoria di una lista rispetto ad un altra per uno scarto di un centinaio di voti. Alessandro De Alessandro, candidato, tra i più votati (668 preferenze), al senato accademico con la lista Actea infatti afferma: “Posso dirmi ugualmente soddisfatto a livello personale del risultato conseguito, nonostante non sia stato eletto continuerò a diffondere l’importanza del ruolo dei senatori. Questi ultimi hanno il compito di mettere a parte gli studenti sugli argomenti di cui si discute con il rettore, i professori ed il personale tecnico ed amministrativo”.

Stessa sorte di De Alessandro è toccata a Federico detto “Pascal” Cassaro, (Università Popolare) che, nonostante il numero consistente di voti ricevuti, non è riuscito ad ottenere il posto: “È la sconfitta più degna che un candidato possa ricevere, adesso continuerò con il mio impegno in politica cercando di concentrarmi molto anche sullo studio per laurearmi e ragionare concretamente sul lavoro che mi aspetta”.

Esprime la sua contentezza anche Giuseppe Condorelli, membro della lista NOI: “Ho voglia di lavorare per e con gli studenti. Utilizzerò tutti i mezzi per svolgere al meglio il compito che mi è stato affidato, tenendo conto dell’importanza del rapporto con i professori per far valere le istanze dei miei colleghi”.

Infine, non trascura l’importanza di un progetto volto alla valorizzazione dell’ateneo Tommaso Piticchio (Libertas), secondo senatore più votato (485 voti) che afferma: “In primo luogo sono uno studente che vive l’università sempre a contatto coi colleghi. Ringrazio il gruppo di medicina ma soprattutto l’associazione Libertas per il supporto che mi hanno fornito, cercherò di fare di tutto per incarnare il prototipo dello studente modello così da dare un’esempio”.