CATANIA – Chi credeva di poter finalmente mettere da parti le preoccupazioni di un’estate tribolata a causa della pesante situazione debitoria e pensare alle vicende del rettangolo verde si sarà ricreduto immediatamente.
Allo stadio “Veneziani” di Monopoli contro i padroni di casa biancoverdi, in occasione del debutto in campionato, il Catania di Francesco Baldini ha dimostrato di non essere pronto, a oggi, per disputare una stagione di Serie C ad alti livelli.
Il blackout difensivo confezionato dai rossazzurri nel primo quarto d’ora di gioco in Puglia preoccupa e non poco, così come l’intero andamento del match con gli etnei che non hanno mai dato l’impressione di poter raddrizzare il risultato.
Tre sonori ceffoni, scagliati da Starita (doppietta per lui) e Viteritti suonano già a fine agosto come un evidente campanello d’allarme da non sottovalutare.
Va detto senza remore. Questo Catania, privato di settimana in settimana dell’ossatura centrale che ha permesso di concludere la stagione precedente con un dignitoso – ma non eccezionale – sesto posto e imbottito di giovani di belle speranze, non può essere considerato competitivo. Almeno per ora.
A meno di correttivi urgenti, le lacune tante tecniche (e caratteriali) sono vere e proprie voragini che rischiano di inghiottire inevitabilmente l’intero gruppo.
E sono numerose anche le preoccupazioni dei tifosi, i quali in queste ore sui social network hanno già espresso dure considerazioni a seguito del desolante spettacolo visto in trasferta. La paura è quella di assistere a una stagione ben al di sotto delle aspettative minime.
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