Il pari del “Purificato” fa ben sperare? Intanto, dieci anni fa, il Catania vinceva la “sfida Champions”

Il pari del “Purificato” fa ben sperare? Intanto, dieci anni fa, il Catania vinceva la “sfida Champions”

CATANIA – Recupero della 16/a giornata del campionato di Serie A 2006-07: si sarebbe giocata esattamente dieci anni fa la sfida Champions tra Catania ed Empoli. Le due rivelazioni del campionato dovevano giocare ancora questo match importantissimo per garantirsi una salvezza tranquilla. Sappiamo bene, poi, che i rossazzurri si salveranno all’ultima giornata di campionato mentre i toscani andranno in Coppa Uefa.

Intanto, però, il 24 gennaio 2007 il Catania batteva 2-1 l’Empoli con un grande goal di Giuseppe Mascara: il match si era aperto con una traversa di Giorgio Corona, poi per il resto della partita si è visto tanto spettacolo e occasioni da una parte e dall’altra. Soltanto nella ripresa però i rossazzurri trovarono la rete del vantaggio grazie ad un guizzo di Caserta che entrando in area trovò la fortunosa deviazione di Marzorati che fece autogoal. Arrivò subito il pari degli ospiti a causa di una clamorosa disattenzione di tutta la retroguardia del Catania che lascia libero Antonio Buscé di insaccare di testa la palla alle spalle di Pantanelli. Poi la rovesciata all’interno dell’area di rigore di “Topolinik” Mascara buttò giù lo stadio al minuto 60. La classifica vedeva al comando l’Inter a 54 punti, poi la Roma a 43, il Palermo a 39 ed il Catania quarto, ai playoff di Champions League con 29 punti, staccando l’Empoli di un punto ed Atalanta e Lazio di due. Tutto alla ventesima giornata. Un giorno importantissimo che fece sognare la tifoseria etnea: dopo il pari esterno a Bergamo, per 1-1, arrivò il 2 febbraio 2007, caratterizzato da quel tragico episodio che vide l’ispettore Raciti perdere la vita. Lì cadeva il derby contro il Palermo, perso 1-2, e proprio in quel momento i sogni di gloria del Catania caddero completamente.

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Dieci anni dopo, invece, commentiamo un pareggio a Fondi. Pino Rigoli in panca, tre nuovi acquisti che hanno fatto bene. Finisce 1-1 il match del “Purificato”, un pari identico a quello ottenuto all’andata. Il 3-5-2 non ha convinto a pieno, mentre nella ripresa il cambio di modulo e le conseguenti entrate di Di Grazia e Tavares, quindi con un 3-4-1-2, hanno fatto la differenza mostrando un Catania più vivo e pericoloso. Il pareggio di ieri sera è giusto per quanto visto in campo, ma i rossazzurri hanno buttato via un tempo.

Il Fondi ha preso le misure e ha sfondato spesso, mettendo in difficoltà gli etnei e punendoli poi con il goal dell’ex Calderini (che tra l’altro ha fatto i salti di gioia per la rete messa a segno). Gioco troppo lento e macchinoso, il Catania nei primi 45′ non riesce a rendersi particolarmente pericoloso se non con un calcio d’angolo di Fornito. Buona la mossa di Rigoli che passa ad un modulo più offensivo, obbligato visto l’andamento della partita, che lo premia e ne mostra le potenzialità. Bisognava avere più cattiveria, osare, servirà anche del tempo per conoscersi con i nuovi arrivati per trovare le corrette geometrie visto che, ad esempio, ci sono stati diversi malintesi tra Baldanzeddu e Di Grazia o Mazzarani. È stata una trasferta dove il pareggio è giusto e meritato ma che, obiettivamente, doveva portare tre punti che sarebbero significati settimo posto. Invece un pari che rallenta ulteriormente il Catania e che lo obbliga alla vittoria casalinga domenica prossima contro la Reggina. 

Meglio Tavares o Anastasi? Sono due giocatori diversi. Ieri sera si è notato proprio questo: il primo gioca palla con tocchi veloci, mentre il secondo è più punta statica che però si sacrifica molto per la squadra. E Russotto? Beh, in molti hanno già pensato di un possibile futuro lontano da Catania dato che non è stato impiegato nemmeno per un minuto. Il mercato è lungo, le pretendenti potrebbero anche esserci. Da verificare se la volontà dei rossazzurri è quella di cedere il calciatore, al momento molto bassa. Mazzarani è invece imprescindibile da questa squadra: altra prestazione importante che certifica la sua duttilità sulla trequarti. Grazie al centrocampo più corposo ha la possibilità di sganciarsi più facilmente. Lui avrebbe voluto la vittoria, come dichiarato in mixed-zone, “peccato non aver segnato il raddoppio“. A ritrovarsi, invece, deve essere Bucolo. 

Certo, il rendimento delle ultime cinque partite del Catania parla di 2 goal fatti, 6 subiti e un ruolino di marcia che vede 1 vittoria, 2 pareggi e 2 sconfitte. Troppo poco, c’è bisogno di un cambio di marcia. Per averlo, però, è necessario giocare come i rossazzurri hanno fatto nel secondo tempo, anche Marchese è fiducioso: “Giocando in questo modo, faremo tanta strada“. Sarà davvero così?